Gladiator. Alla scoperta dell’Igea Virtus, neopromossa dal passato blasonato che punta sul talentuoso nipote dell’allenatore del Boca Juniors



L'Igea Virtus (foto Puccio Rotella)
L’Igea Virtus (foto Puccio Rotella)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Il fallimento dell’estate del 2010 è stato un boccone troppo duro da digerire per una società che nella sua storia ha sempre militato in Serie D ed in Serie C, tranne che per sporadiche apparizioni in categorie minori. Il colpo inferto è stato ancor più crudele per una tifoseria che, per lunghi dieci anni consecutivi (dal 2000 al 2010), ha assaporato il palcoscenico del professionismo ed all’improvviso si è ritrovata senza calcio. La ferita del fallimento si è rimarginata solo grazie alla scalata che in cinque anni ha condotto l’Igea Virtus Barcellona dalla Prima Categoria alla Serie D. Dopo la tremenda stagione 2010-2011, in cui il club siciliano non ha preso parte ad alcun campionato, a seguito della fusione tra la Giovanile Calcio Igea e il Trappitello è nata la società che ha vinto tre campionati: Prima Categoria, Promozione ed Eccellenza, ritornando quindi in Serie D.

LA RISALITA. Nella scorsa stagione il club di Barcellona Pozzo di Gotto (provincia di Messina) ha conquistato la leadership nel girone B di Eccellenza Siciliana con 67 punti, tre in più del Rocca di Capri Leone e quattro in più della Sicula Leonzio che è salita in Interregionale tramite i play-off. A guidare i giallorossi alla stagione vittoriosa lo staff tecnico guidato da Giuseppe Raffaele, allenatore che è all’Igea dal dicembre 2014 e che fa del 4-3-3 il suo modulo prediletto. Un giovane di grande prospettiva su cui ha puntato molto il presidente Nino Grasso ed il responsabile area tecnica Salvatore Grasso. Nelle prime due giornate i barcellonesi hanno pareggiato 1-1 a Sarno ed hanno vinto 2-0 contro la Cavese. Discorso inverso in Coppa Italia, dove hanno vinto il turno preliminare contro la Sicula Leonzio per 1-3 ai rigori ma poi sono stati estromessi dalla competizione tricolore a causa della posizione irregolare di Addamo Sem per una squalifica subita ai tempi della Primavera del Catania.



Silvio Marzolini
Silvio Marzolini

CONFERME ED ACQUISTI. L’Igea Virtus è partita da uno zoccolo duro di riconfermati, tra cui il portiere classe ’85 Giovanni Inferrera, il difensore classe ’91 Marco Lanza, il difensore classe ’89 Maurizio Dall’Oglio, il difensore classe ’93 Gabriele Di Stefano, il centrocampista classe ’96 Francesco Crifò, il centrocampista classe ’91 Giovanni Biondo e l’attaccante classe ’86 Antonio Isgrò. A loro si sono aggiunti diversi acquisti di spessore. Su tutti il fantasista classe ’93 Giovanni Caputa, che negli ultimi anni ha vestito le casacche di Adrano ed Acireale, e l’attaccante italoargentino classe ‘96 Facundo Lescano proveniente dal Monopoli (Lega Pro). Lescano si laureò campione d’Italia Primavera con la maglia del Torino (realizzando quindici reti), nelle cui fila ha anche esordito in serie A contro il Milan. Gran fisico e gran fiuto del goal, Lescano ha in famiglia un nonno dal passato illustre, Silvio Marzolini, protagonista con Diego Armando Maradona di due mondiali ed attualmente allenatore del Boca Juniors. Nella sua breve ma sin qui brillante carriera ha vestito anche le maglie di Genoa, Martina e Melfi.

Un mix di giovani ed esperti che domani verrà al Piccirillo per cercare di fermare il Gladiator.


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