Manzi scalda la torcida neroazzurra: “Noi con il sudore, i tifosi con il calore: insieme un connubio vincente per il Gladiator”



Ciro Manzi (FOTO CALCIOGOAL)
Ciro Manzi (FOTO CALCIOGOAL)

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Fisico possente e scaltro nel leggere le strategie offensive avversarie, Ciro Manzi è stato fortemente voluto dal tecnico Luigi Squillante che ne aveva cerchiato il nome con il pennarello rosso sul suo taccuino già dalla passata stagione, quando figurava nelle fila della Turris. Insieme a Nicola Lagnena e Maurizio Maraucci, il difensore classe ’87 forma una retroguardia di primo livello per la Serie D: un misto di cattiveria, tempismo e struttura fisica su cui l’allenatore dei record basa le fondamenta della propria corazzata. Lì dietro non si vogliono correre rischi, così il tandem Governucci-D’Anna ha accontentato il proprio tecnico con le prime scelte che erano state scritturate. E Manzi è stato uno dei primi acquisti, perno della difesa ed incisivo anche in fase offensiva, infatti il suo fiuto del goal ha sempre lasciato il segno in carriera con tante reti realizzate nelle avventure passate.

LA FIDUCIA. Manzi gode della stima di Squillante: un’espressione di fiducia che lo galvanizza e che ha reso possibile il suo avvento a Santa Maria Capua Vetere: “Sono contentissimo, perché mi trovo in una società solida e forte, con il chiaro intento di fare bene. Mi fa piacere che il mister mi ha voluto perché, anche se non ho mai avuto il piacere di lavorare con lui, ci siamo sempre stimati reciprocamente da avversari, infatti in passato abbiamo giocato diverse volte contro. L’anno scorso Squillante ha seguito diverse partite a Torre del Greco, mi fa piacere che mi abbia portato in prima persona qui”.



IL PARCO UNDER. Arrivati alla terza giornata di ritiro, il difensore napoletano ex Turris, Cavese, Savoia, Nuovo Terzigno, Ebolitana, Serre e Terracina si sofferma sull’argomento under con una dialettica che lo potrebbe far assurgere al ruolo di intervistatore invece che di intervistato: “Sono questi giorni di preparazione per una stagione che si prevede sarà lunghissima. Al di là dei giocatori esperti che sono la certezza, un gran valore è rappresentato dai quattro under che giocheranno. Secondo me costituiscono il 60 % della forza di una squadra. Durante ogni partita bisogna essere perlomeno in dieci in forma, quindi gli altri dieci hanno il compito di portarsi dietro qualcuno che sta meno bene. In ritiro c’è grande armonia e serenità. L’impegno da parte di tutti sarà massimale. Suderemo la maglia dalla prima all’ultima giornata, non c’è dubbio”.

Ciro Manzi in ritiro alla Tenuta Re Ferdinando
Ciro Manzi in ritiro alla Tenuta Re Ferdinando

CONCORRENZA SANA. Ogni domenica Squillante manderà in campo i due più in forma tra Manzi, Maraucci e Lagnena, senza dimenticare che squalifiche ed infortuni possano costringerlo a scelte obbligate od a puntare anche su under come i promettenti Pace e Mangiapia. Infatti proprio nelle prime due giornate di campionato mancherà Maraucci per una squalifica subita la passata stagione a Cava de’ Tirreni: “La concorrenza sana è giusto che ci sia in una squadra dove ci sono obiettivi importanti. La concorrenza ci deve essere. Il campionato è lungo, sono tante trentaquattro partite. Magari giocassimo tutte e trentaquattro ad un certo livello. In una stagione ci sono dei picchi, step. Raggiungi una forma smagliante in un determinato periodo, se qualcuno sta meglio è giusto che giochi. Io rispetto tutti ma non temo nessuno. Il campo è quello che deciderà, ci atteniamo alle scelte del mister”.

IL CALORE DELLA TIFOSERIA. Per un giocatore passionale come Manzi, il supporto di una tifoseria calda come quella di Santa Maria Capua Vetere è fondamentale. E lui ha avuto dimostrazione di cosa è capace la Brigata Spartaco, anima più calorosa della torcida neroazzurra, in occasione della presentazione ufficiale: “Il sostegno dei tifosi è importantissimo. Due anni fa ho vissuto una piccola parentesi in Toscana, in provincia di Siena con la Pianese. Tutto sembrava tranne che calcio a livello ambientale. Caratterialmente io sono un giocatore sanguigno e grintoso, per me è fondamentale vedere il pubblico che ti spinge e ti aiuta a vincere le partite. Ho la fortuna di giocare sempre in piazza calde come Cava de’ Tirreni, Torre Del Greco, Torre Annunziata ed ora Santa Maria Capua Vetere con tanti tifosi sfegatati: per loro viene prima la squadra della propria città e poi la famiglia. La piazza sammaritana ha la mentalità giusta. Noi con il sudore, la grinta e la voglia, loro con il tifo: insieme un connubio vincente per raggiungere l’obiettivo prefisso”.


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