De Felice e la passione per il Gladiator: “Non vogliamo essere più meteore. Il mio ingresso in società per riportare il calcio nelle mani dei sammaritani”



Giacomo De Felice
Giacomo De Felice

SANTA MARIA CAPUA VETERE – Quando venne a sapere dell’improvvisa fuga dell’ex presidente Ciro Ongari a Casal Di Principe, con relativo titolo al seguito, ci rimase male al pensiero che una città storica come Santa Maria Capua Vetere fosse stata privata del suo Gladiator. Da quel momento iniziò a barcamenare nella sua testa il desiderio di abbandonare la carica di main sponsor e calcare il palcoscenico in qualità di primo attore. Giacomo De Felice ha deciso di abbandonare quel ruolo dietro le quinte che si era ritagliato nelle ultime due stagioni e si è buttato anima e corpo nella costruzione di un nuovo progetto. L’imprenditore sammaritano è il volto nuovo del calcio neroazzurro: una figura pulita ed ambiziosa che a Santa Maria Capua Vetere mancava da tempo, tralasciando poche persone nelle ultime annate. Ed appena Antonio Governucci gli ha prospettato l’idea di riportare nella città dell’Anfiteatro la Serie D non ci ha pensato un secondo nel chiudere gli occhi e sognare.

Da sinistra Antonio Governucci, Raffaele D'Anna, Giacomo De Felice, Gianni Morico e Salvatore Bruno D'Anna
Da sinistra Antonio Governucci, Raffaele D’Anna, Giacomo De Felice, Gianni Morico e Salvatore Bruno D’Anna

L’ENTUSIASMO. Insieme al presidente Giovanni Morico ed all’altro vice presidente Raffaele D’Anna si è messo all’opera per consolidare il Gladiator tra le realtà più rappresentative della Campania, debuttando con una presentazione in grande stile che è stata applaudita da tanti tifosi: “È stata una bella accoglienza da parte della città. I tifosi hanno risposto in massa e di questo ne sono felice. Spero che questo campionato possa ridare dignità e lustro ad una società blasonata come il Gladiator. In campo si può vincere o perdere ma l’importante è che combattiamo sempre per la vittoria”.



LA MUTAZIONE. I colori neroazzurri hanno sempre rappresentato per Jack (così come si è soprannominato su facebook) la grande fede calcistica. Prima da tifoso, poi da sponsor ed ora da vicepresidente, anno dopo anno è avvenuta questa continua mutazione: “Ho sempre seguito il Gladiator e ne sono entrato a far parte grazie all’amico Pasquale Santoro che sapeva quanto ero tifoso e non ha fatto altro che toccare un mio punto debole. Quest’anno sono in prima linea, dopo che è stato portato via un titolo che non era della città, in quanto la proprietà era di una persona non sammaritana. Con Antonio Governucci abbiamo ricucito lo strappo, creando un dialogo con la famiglia D’Anna che non aveva più intenzione di restare a Marcianise. Concretizzare il matrimonio è stato più facile di quello che può sembrare, perché Raffaele e Salvatore Bruno D’Anna si sono rivelate le persone giuste sin dal primo momento”.

Giacomo De Felice ed Antonio Mirra
Giacomo De Felice ed Antonio Mirra

IL GLADIATOR AI SAMMARITANI. La grande novità che fa ben sperare i tifosi è quel connubio tra sammaritani e Gladiator che non si vedeva da tempo. Un argomento su cui l’imprenditore ha puntato da subito: “Se ho lavorato su un progetto del genere, il motivo è legato al fatto che volevo e voglio affidare il Gladiator nelle mani dei sammaritani. Non vogliamo essere più meteore, vogliamo fare il calcio duraturo e toglierci delle soddisfazioni. Un proverbio dice che volere è potere. Stiamo creando tutte le condizioni affinché si possa fare bene. Avere a disposizione uno stadio decente era impensabile fino a qualche anno fa. In tempi brevissimi sono arrivate le tribune che ora sono in fase di montatura. Penso che ci siano i presupposti per una grande stagione. Forse per la prima volta nel Gladiator ci sono più persone solide, con una certa volontà ed unico obiettivo”.


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