La rabbia di Bonavolontà: “Tante cattiverie sul mio conto. Se non resto al Gladiator, non è per soldi ma per scelte diverse dell’allenatore”



Alessio Bonavolontà (foto Domenico Vastante)
Alessio Bonavolontà (foto Domenico Vastante)

SANTA MARIA CAPUA VETEREAlessio Bonavolontà ha utilizzato il noto social network per esprimere il proprio pensiero in merito a tante cattiverie a lui rivolte. Il centrocampista classe ’90, bandiera del team neroazzurro, ha scritto un post nel quale accusa chi ha parlato alle sue spalle, dicendo cose non vere sul suo conto. Conosciuto da tutti per la sua onestà, l’oramai vecchio capitano descrive tutta la sua delusione per il modo in cui si sta parlando della conclusione del legame con il team neroazzurro. “Se non resto al Gladiator, non è per una questione di soldi” – accusa Bonavolontà – “bensì per idee diverse dell’allenatore”. Chiaro il riferimento alle scelte di Luigi Squillante che preferisce altri calciatori, tra cui il neo acquisto Gatta e gli altri Odierna, Leone, El Kamch in via di definizione. Tra i due non c’è un gran bel feeling, come già avvenuto nella precedente esperienza comune a Santa Maria Capua Vetere nell’epoca Luce, ma il calcio è fatto di scelte ed in questo caso Bonavolontà non è tra i papabili di Squillante. Non si sa a chi è rivolto il post, però di certo si riferisce a qualche dirigente o tifoso neroazzurro di cui non viene data l’identità. A prescindere da tutto, il calciatore sta per salutare nuovamente il Gladiator così come due anni fa, ma non è questo il modo di trattare un sammaritano doc che ha sempre dato tutto al blasonato sodalizio, ricevendo in cambio molto meno rispetto a quello che lui ha dato, con quella passione ed amore per il gladiatore che lo ha sempre contraddistinto.

IL POST SU FACEBOOK. “La mia fortuna è che da quando sono nato vivo a Santa Maria e qui le persone mi conoscono fin troppo bene, che il nostro rapporto sia legato al calcio o meno. Nessuno si è mai permesso di dirmi una parola fuori posto, perché sono un ragazzo umile e rispettoso ed è il motivo per cui la gente mi apprezza. Per questo motivo non permetto a nessun leccaculo di venire nella mia città ad infangare il mio nome, la mia sportività e soprattutto il mio attaccamento che ho sempre mostrato verso la società Gladiator, inventando storie e facendo propaganda negativa sul mio conto. Se non resto con il Gladiator è perché un allenatore può avere idee diverse, questo è il calcio, ma non perché Bonavolontà ha chiesto troppi soldi o perché vuole giocare a tutti i costi. Prima di parlare del sottoscritto, e della sua umile storia nella squadra della sua città, pulitevi la bocca e ricambiate il rispetto che vi porto dicendo solo la verità, nient’altro che la verità. Io il Gladiator lo porto nel cuore, voi nella tasca!”.




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