Il San Nicola ha scelto: panchina a Michele Sacco



Il neo allenatore Sacco
Il neo allenatore Sacco

Il nuovo San Nicola Calcio targato Bernardo sembra avere proprio voglia di ripartire, e ha deciso di farlo affidandosi alle mani di Michele Sacco. Dopo qualche settimana di attesa, si conosce quindi il nome del nuovo tecnico verdeblu, e alla fine la scelta è ricaduta su un tecnico sannicolese doc, come lui stesso si definisce, che a dispetto della giovane età può già vantare un curriculum di tutto rispetto.

Siede per la prima volta in panchina tre anni fa, e la panchina è quella dell’Atletico Acquaviva, squadra casertana che milita in Prima Categoria. Nelle due stagioni passate alla guida della formazione rossoblu consegue dapprima un’insperata salvezza, per poi raggiungere l’anno dopo un più che lusinghiero 5° posto in campionato. Conclusa l’esperienza con l’Acquaviva, nella passata stagione per mister Sacco giunge inaspettato, ma non immeritato, il tanto atteso salto di qualità: ad offrirgli quest’opportunità è il Sant’Anastasia, formazione partenopea dagli eccellenti trascorsi, impegnata nel campionato di Eccellenza. La situazione al suo arrivo non è certamente delle migliori, con la squadra ultima in classifica e condannata, sembra, ad una quanto mai scontata retrocessione. La cura Sacco, fa sentire fin da subito i suoi effetti, ed in appena cinque giornate riesce a portare a casa il confortante bottino di 10 punti. La sua avventura all’ombra del Vesuvio non è però destinata a durare molto, infatti già in Dicembre è la Maddalonese a richiedere il suo intervento; obiettivo: raggiungere i play-off per l’Eccellenza. Sotto la sua guida tecnica il ruolino di marcia della squadra conosce pochi intoppi; a fronte di una sola sconfitta e di quattro pareggi, la formazione casertana ottiene ben cinque successi, l’ultimo dei quali è lo 0-3 ottenuto sul campo della San Gennarese. Vittoria a seguito della quale il tecnico ha inspiegabilmente rassegnato le sue dimissioni.



Ecco qui di seguito le prime dichiarazioni ufficiali di Michele Sacco, nelle vesti di nuovo allenatore del San Nicola Calcio 2009:

Com’è stato il primo approccio con la realtà del San Nicola e quali le ragioni che l’hanno convinta ad accettare l’incarico?

In verità un primo incontro con la società c’era già stato a campionato ancora in corso, ma a mio avviso non sussistevano le giuste condizioni affinché si potesse avviare una collaborazione. A stagione conclusa, si è data l’occasione per un primo incontro con il neo presidente Beniamino Bernardo, nel corso del quale ho lasciato chiaramente intendere di essere disponibile ad un confronto e così è stato. Dopo qualche settimana ci siamo rivisti e la ferma convinzione del presidente nel voler ripartire per rilanciare questa squadra mi ha convinto ad accettare; non mi mancavano richieste sia in prima squadra che nel settore giovanile, ma da Sannicolese doc alla fine ha prevalso il cuore.

Dovrà reggere l’urto di una presidenza ambiziosa e di una piazza esigente: c’è qualcosa che la spaventa?

Che la società fosse ambiziosa mi è stato chiaro fin da subito, e questo non può che farmi piacere, del resto lo sono anche io. Proprio per questo dobbiamo unire le forze e non avvilirci alle prime difficoltà che si presenteranno, perché di sicuro non mancheranno. Per quanto riguarda la piazza posso solo chiedere che ci facciano lavorare tranquillamente, giudicando il mio operato solo a fine campionato e sperare che non creino problemi di nessun genere. Provo a fare un esempio: non è accettabile essere sanzionati dalla disciplinare ad ogni incontro; la nostra società è una piccola realtà, non può permettersi di sborsare più di 3000 € in multe nell’arco di una sola stagione.

Quale idea si è fatto fin ora della squadra che sta per guidare? Pensa che il suo stile di gioco possa adattarsi? e in tal caso qual è il primo rinforzo che chiederà al presidente?

La rosa attuale ha già a disposizione buoni elementi, ma sicuramente sarà rinforzata da almeno 10/12 nuovi acquisti, indispensabili per affrontare in maniera serena la prossima stagione evitando patemi finali. Di base la mia impostazione tattica è un 4-3-3 ultra offensivo; in fase di mercato, in accordo con la società, ci stiamo già muovendo in tal senso, ma qualora non dovessimo essere in grado di raggiungere tutti gli innesti fin qui adocchiati, non avrò alcun problema ad adattare le mie strategie alla rosa a disposizione. Prima che calciatori, ciò che più conta per me è avere in squadra uomini che quando scendono in campo siano capaci di lottare su ogni pallone, fino all’ultimo respiro. Ad ogni modo ho già espresso al presidente una richiesta in particolare, un giocatore importante per questa categoria. Non che gli altri non lo siano, anzi con me tutti partiranno dallo stesso piano, ma questo è uno di quei giocatori capaci di spezzare gli equilibri di una partita. Per il momento non credo che arriverà, ma chissà che prima dell’inizio del campionato il presidente non mi faccia un bel regalo!

Quali sono i suoi obiettivi per questa stagione?

Per il momento non mi sbilancio. Tra qualche settimana potrò dire quale sarà l’obiettivo della squadra, perché l’obiettivo sarà di tutta la squadra.

 

 

Stefano Casella


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