Giorgio Chianese: “Grazie a tutti quelli che hanno indossato la maglia del Comprensorio Atellano”



Capitan Chianese
Capitan Chianese

Scorrono i titoli di coda in casa Comprensorio Atellano dopo l’acquisizione del titolo sportivo da parte dell’Albanova dell’ambizioso presidente Giuseppe Zippo. Scompare un nome storico del calcio campano, si dice addio ai sogni di gloria di molti calciatori cresciuti col marchio Ortese sulla pelle prima e Comprensorio Atellano nell’ultima stagione. Dalle stelle alle stalle:in declino le quotazioni atellane dopo i proclami dell’estate scorsa. Le note vicende societarie hanno costretto ad un miracolo calcistico i ragazzi di mister Sena allenatisi da soli contro tutti per tutto il campionato tra mille difficoltà. Il presidente Angelino è riuscito nell’impresa di guidare i ragazzi fino alla fine centrando un traguardo che sa di miracolo calcistico. Oggi si dice addio ai sogni di gloria:addio cara e mitica Ortese dei ragazzi terribili,delle tante vittorie su campi infuocati, dei ricordi che faranno parte della storia calcistica di tutti coloro che hanno indossato e seguito la casacca atellana. Resta il ricordo di campionati splendidi ma sofferti, di tantissime storie del dietro le quinte di personaggi che hanno dato in forma anonima e gratuita il loro grande apporto alla causa atellana.Il difensore  Giorgio Chianese sa in cuor suo che il titolo è finito in buone mani ma è innegabile il velo di malinconia per quei pochi tifosi atellani legati alla squadra,ai colori sociali: “Abbiamo dato l’anima, stiamo con la coscienza a posto. Si doveva cedere il titolo: lo diamo ad una persona che può fare calcio. Gli auguro di fare qualcosa di grosso, Giuseppe Zippo è persona serissima. Ringrazio mister Sena, i compagni di squadra per tutto quanto fatto quest’anno. Un gruppo di uomini, giocare senza rimborso, mettere mano alla tasca per pagare i campi non è stato facile.Grazie mister,grazie ragazzi. Ho tante richieste. Di sicuro non c’e’ nulla ma non mi dispiacerebbe continuare a giocare per portare quanto più in alto possibile il mio titolo!”

MARIO FANTACCIONE




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