Il casertano Finocchio mette in guardia i rossoblù: “Il Pordenone ha un’ottima organizzazione, sarà una battaglia”



Francesco Finocchio con la maglia del Pordenone
Francesco Finocchio con la maglia del Pordenone

Da Caserta in giro per l’Italia indossando già otto maglie di club professionistici. Francesco Finocchio sarà uno spettatore speciale di Pordenone-Casertana domenica al ‘Bottecchia’. Con i neroverdi aveva iniziato la stagione realizzando anche due gol in dieci gare. Poi il trasferimento al Padova dove segna altri tre gol e sfiora i playoff. Attaccante dal fisico possente che conosce bene la realtà friulana. “Giocano un bel calcio – esordisce – con la possibilità di cambiare dal 4-3-1-2 al 4-3-3. Nel girone A dopo il Cittadella nell’arco del campionato è la squadra che ha espresso il miglior calcio. Il secondo posto arriva al termine di una gran bella stagione”. Un po’ come la Casertana, anche Berrettoni e compagni erano partiti con altri propositi: “La società – prosegue Finocchio – voleva raggiungere una comoda salvezza. Man mano che i risultati arrivavano come il 3-0 al Bassano, il pari con l’Alessandria, abbiamo avuto maggiore consapevolezza nei nostri mezzi e nel girone di ritorno hanno mantenuto un rendimento alto che è valso poi il secondo posto”. Oltre mille biglietti venduti in appena due giorni, sarà un clima piuttosto caldo domenica. “Ma la Casertana credo sia abituata a giocare in stadi dove c’è tanta pressione. Pordenone è una piazza piccola, ma c’è grande voglia di calcio, di spingere la squadra il più in alto possibile. Credo che sarà una gran bella partita tra due squadre che faranno di tutto per passare alle semifinali”. Francesco Finocchio fu lanciato dall’allora presidente della Vis San Nicola Giovanni Desiato e come lui tanti altri talenti di Terra di Lavoro hanno trovato spazio nei campionati professionistici: “Andai via da Caserta molto piccolo a soli quindici anni. Ho giocato contro i vari Pucino, Trotta e a differenza del nord il problema sono le strutture. I ragazzi sono costretti ad andare fuori, ma nella nostra provincia ci sono davvero tanti ottimi calciatori”. In un futuro non troppo lontano gli piacerebbe avvicinarsi a casa: “E’ un’esperienza che prima della fine della mia carriera vorrei fare. Giocare a Caserta per me sarebbe bello, giocare a casa mia, davanti ad amici e parenti, il massimo. Vedremo il mercato cosa ci riserverà”.




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