Cortellini si iscrive nella lista nera del calcio, ecco i casi più eclatanti



L'entrataccia di Cortellini su Mangiacasale (Foto Di Monda)
L’entrataccia di Cortellini su Mangiacasale (Foto Di Monda)

L’entrata di Roberto Cortellini su Mangiacasale che è costata la rottura della caviglia all’esterno rossoblù non è certo il primo caso di contrasti particolarmente duri nel mondo del calcio professionistico. Alcuni dei più famosi risalgono anche ad oltre trent’anni fa come Martina su Antognoni in un Fiorentina-Genoa dell’81. O ancora Antognoni ko nel 1983 dopo uno scontro con Pellegrini della Samp e caviglia fratturata. Nel ’98 a Lecce Conticchio ‘azzoppò’ letteralmente Ferrara che finì sotto i ferri per tibia e perone. La stagione precedente Nicola Ventola si procura la rottura completa del crociato anteriore, quella parziale del menisco interno, nonché la lacerazione del collaterale interno del ginocchio destro in uno scontro con Baldini.

Mangiacasale esce in barella (Foto Di Monda)
Mangiacasale esce in barella (Foto Di Monda)

Dieci anni fa un fallaccio di Vanigli dell’Empoli ruppe il perone a Totti che poi riuscì in tempo a partecipare al vittorioso Mondiale tedesco. E a proposito di Roma, nel 2015 (8 marzo) Nainggolan ruppe tibia e perone al giovane Mattiello del Chievo Verona. 3 febbraio 2013 in Genoa-Lazio Matuzalem manda all’ospedale Brocchi con una gamba fratturata. Il 28 aprile dello stesso anno Aronica in un Palermo-Inter rischiò di porre fine in anticipo alla carriera di Zanetti procurandogli la rottura del tallone d’Achille. Sei mesi più tardi Chiellini procura a Bergessio del Catania una frattura composta del perone. Il più recente è stato il grave stop di Marchisio che due settimane fa in Juve-Palermo ha riportato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Insomma una lista tristemente lunga perché a volte c’è troppa foga in ogni contrasto che rischia di compromettere la carriera dell’avversario.




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