Sena applaude il Comprensorio Atellano: “Abbiamo fatto un miracolo grazie a dei ragazzi stupendi”



Mister Sena
Mister Sena

Una salvezza può essere considerata un miracolo e rendere il bilancio di una stagione ampiamente positivo? Sì e la conferma è quanto fatto quest’anno dal comprensorio Atellano.

Come conferma l’allenatore, Gianluca Sena. “Quest’anno – ricorda – fin dalla prima intervista dissi che il mio obiettivo era la salvezza. Tanti mi guardarono straniti, visto il valore della rosa. Ma erano diversi gli elementi che mi portavano ad immaginare di pormi questo traguardo. Del resto si univano due compagini con un passato da acerrime nemiche: anche se erano insieme, era difficile da amalgamare tante persone in così poco tempo, dopo tanti duelli infiniti. E’ stato questo il primo, arduo, lavoro: mettere insieme le due compagini e ci siamo riusciti”.



Poi durante il campionato è successo di tutto. “Avevamo il campo non agibile – continua Sena -, cosa che ci costringeva a giocare sempre fuori casa. Ci allenavamo in una situazione disagiata, facendo fatica a lavorare. In Campania da un po’ di tempo si è persa di vista l’importanza del lavoro dell’allenatore e dei giocatori durante la settimana. Quanto meno c’è bisogno di trovare campi decenti per lavorare bene. Ed infatti, guardando bene, si vince quando l’allenatore può fare il suo lavoro, mentre tanti pensano che bastino i soldi per acquistare i calciatori. Poi – prosegue il tecnico – una stagione partita non al meglio, è quando poi non c’è stato più Aletta la situazione è peggiorata perché mancava un riferimento importante; anche se chi lo ha sostituito ci ha dato una mano. Abbiamo sempre dovuto affittare campo per giocare ma sia chiaro: dico questo non per fare polemiche ma è una constatazione”.

Ma attenzione a pensare che Sena possa avere rimpianti. “Comunque rifarei tutto – prosegue l’allenatore – perché ho mantenuto la parola data al popolo atellano: anche se, senza i miei guerrieri, non avremmo potuto raggiungere la salvezza. Questo è un traguardo di tutto il gruppo, dal primo all’ultmo. Io li ho diretti, con abnegazione, ma sono loro, i giocatori, che meritano una medaglia d’oro. Sono stati incredibili e l’ho sempre detto loro: senza di loro non avrei potuto fare alcunché. Io al limite posso essere considerato solo il loro condottiero. Ma sono loro tutti i meriti”. E Sena lo fa, citandoli (credeteci sulla parola) tutti!

Un ultimo passaggio sul futuro, anche se su questo tema l’allenatore è molto meno ciarliero. “Oggi proprio non so. Ora mi godrò le vacanze, mi dedicherò alla famiglia. Qualche contatto c’è stato ma per ora sono solo le classiche chiacchiere da fine campionato. Ma voglio sperare che qualcuno si sia accorto del lavoro fatto quest’anno qui”.


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