Una brutta Juve specialmente nell’ultimo quarto in cui subisce 34 punti da Avellino si arrende 87-92 nel derby con gli irpini. Un ko che complica ancora la risalita in classifica e di conseguenza il discorso salvezza. In attesa delle dirette concorrenti impegnate in serata, in sala stampa si presenta un Sandro Dell’Agnello piuttosto rabbuiato. “E’ giusto analizzare questa partita. Premesso che Avellino merita un plauso perchè se segni novanta punti fuori casa meriti tanto di cappello. Come contro Reggio Emilia e altre avversarie viste al Palamaggiò siamo venuti meno nei minuti cruciali. Non voglio cercare alibi, non accampo scuse, ma quando lavori a singhiozzi durante la settimana e non riesci a tenere il ritmo fino all’ultimo è dura. Ormai è una costante di questa stagione. Mancano due partite alla fine e dobbiamo inventarci qualcosa. Abbiamo bisogno di vincere una partita, speravo di riuscirci oggi perchè ci credevo davvero. Sarò un sognatore, ma ce la potevamo fare. Sono sei anni che alleno squadre che lottano per la salvezza e mi sono sempre salvato. Non retrocederò certo quest’anno”.
