Isola di Procida bestia nera del Gladiator: la trasferta isolana è sempre indigesta ai neroazzurri



Inizio partita di Isola di Procida-Virtus CaranoSANTA MARIA CAPUA VETERE – L’Isola di Procida si conferma ancora una volta la bestia nera del Gladiator. Con la partita di sabato pomeriggio, salgono a cinque le trasferte dei neroazzurri sulla cosiddetta “Isola dei Limoni” che, sistematicamente, terminano con un risultato poco positivo. Micallo è l’ultimo giustiziere del team sammaritano, artefice del goal decisivo di 1-0 a favore dei padroni di casa. Ragion per cui lo “Spinetti” è diventato un campo invalicabile per i colori neroazzurri.

IL BILANCIO. Il confronto tra le due compagini è abbastanza recente, in quanto solo dal 2010-2011 vengono inserite nello stesso girone. Fino ad allora il Procida ha barcamenato per anni tra la Prima Categoria e la Promozione, mentre il Gladiator ha sempre disputato categorie superiori: Eccellenza, Serie D e diverse apparizioni in Serie C. Il bilancio sentenzia che allo Spinetti il Gladiator ha racimolato quattro sconfitte ed un pareggio. Discorso diverso al Piccirillo, campo in cui i procidani del presidente Muro hanno vinto per la prima volta lo scorso novembre, dopo aver conseguito in passato un pareggio e tre sconfitte



PRIMI CONFRONTI. Dopo non essersi mai incontrate in tanti anni di storia, nel dicembre 2010 le due compagini si affrontarono in ben tre circostanze. Il primo scontro avvenne il 1 dicembre, nei quarti di Coppa Italia Eccellenza & Promozione. Al “Mario Spinetti” i procidani allora allenati da Domenico Citarelli si aggiudicarono l’andata, vincendo col punteggio di 2-0, a causa dell’autogoal di Guerrazzi e della rete di Antonio Costagliola. Due settimane dopo, il 15 dicembre, al Piccirillo finì 1-1 (reti di Mazzeo e Maioriello), così gli isolani eliminarono la baby-gang di Mazziotti. Il trittico si concluse il 19 dicembre con i procidani che bissarono il risultato di Coppa (2-0) tra le mura amiche, con le marcature di Intartaglia e Righi. Al Procida, però, è legato anche un precedente positivo (l’unico), infatti all’ultima giornata di quella stagione il Gladiator si salvò direttamente, grazie al trionfo per 3-2.

EPOCA LUCE. Neanche nella tanto pubblicizzata epoca Luce, il club della città del Foro riuscì ad espugnare lo Spinetti. Alla quinta giornata la corazzata di Macera cadde per 2-1, per effetto della doppietta di Liccardi e la rete di Di Pietro (sulla coscienza sammaritana il rigore che Capece parò a Giulio Russo). Martone & soci si vendicarono al ritorno trionfando per 2-0: in rete Rima e Russo. A quella stagione susseguirono due annate in Serie D, poi dal 2014-2015 il Gladiator è tornato in Eccellenza. La passata stagione i neroazzurri di Giovanni Galdo andarono ad un passo dal primo blitz sull’isola, ma dovettero rimandare l’appuntamento a causa del rigore siglato da Minauda che fissò il punteggio sul 2-2 al 77°. A Santa Maria Capua Vetere, nel girone di ritorno, Pagano condannò gli avversari alla sconfitta col punteggio di 1-0.

NELLA STAGIONE ATTUALE. Si arriva così alla stagione attuale, con il primo blitz procidano al Piccirillo, targato Dos Santos (autore di entrambe le reti dello 0-2 finale), mentre sabato pomeriggio Micallo ha inferto l’ennesimo dispiacere alla creatura nata all’ombra dell’Anfiteatro, relegando il Gladiator al quint’ultimo posto, in piena zona play-out. L’ultima di pagine cocenti per i tifosi neroazzurri che già da tempo vedono nero, quando scorgono in calendario la trasferta sull’Isola di Procida.


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