Il cuore ogni oltre limite



L'esultanza di Ghiacci (Foto Di Monda)
L’esultanza di Ghiacci (Foto Di Monda)

Ormai è inutile stropicciarsi gli occhi o gridare al miracolo: anche Cremona, una splendida realtà di questo campionato, si è inchinata ai bianconeri. Non fa più notizia il roster decimato, ormai non si parla più di questo visto il carattere di un gruppo di granito. Siamo sinceri e schietti: per 30’ abbiamo visto la miglior Juvecaserta della stagione vuoi per come stava in campo vuoi per la caratura dell’avversario. Sontuosa prova difensiva e non c’è influenza di Vitali che tenga o prestazione opaca di Cusin e soci: è stata una Juve galattica. Poi il logico e comprensibile calo fisico ma, anche nella nuova difficoltà, sono emersi i valori umani di questa squadra. Senza Gaddefors e Cincia era un’impresa disperata, è stata fatta. Bravi tutti.

PEYPEY NO WAY. La prestazione di domenica avvalora, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’interesse dello Zalgiris Kaunas verso Siva. Una prestazione da circoletto rosso per il samoano che, tra bombe, assist, letture intelligenti, difese e movimenti ‘rondoniani’ ha deliziato la platea. Una partita meravigliosa al servizio della squadra quando c’era più bisogno. Non si è fatto condizionare dalle sirene lituane: ha giocato alla grande dimostrando, ancora una volta, che a Caserta è solo di passaggio. Questo ragazzo merita un palcoscenico più importante.



BENTORNATO BOBBY. Se in trasferta ha, quasi sempre, portato il suo mattone, stava diventando una costante la sua prestazione opaca a Pezza delle Noci. Jones, invece, ha sfoderato la partita casalinga dell’anno quando contava veramente. Immacolato percorso nel tiro pesante, tunnel agli avversari, rimbalzi e solidità difensiva: Bobby ha fatto capire che potenziale ha. Se diventa costante anche al Palamaggiò allora ci sarà da divertirsi.

IL CONDOTTIERO SANDROKAN. C’è chi, giuro, più volte mi ha detto che Dell’Agnello non era all’altezza del ruolo. Parlo di tifosi ed amici. A tutti rispedivo al mittente questa osservazione assolutamente fuori luogo: non ha mai avuto la squadra al completo, ha superato infortuni, sfortune e malori senza mai giustificarsi per questo. Ha creato un gruppo di granito che non paga le assenze, anzi da quelle trova lo stimolo per giocare ancora meglio. Caserta ha un bel vantaggio dalla zona retrocessione e due punti di ritardo dall’ottavo posto. Il merito è principalmente suo e se lo merita.

FORZA VIKTOR. La mattinata di sabato è stata un vero dramma per lui, per i compagni, per lo staff tecnico ed anche per noi cronisti o tifosi. Quando succedono queste cose, è difficile scrivere qualcosa di sensato e non scontato. E’ difficile anche dover chiamare per avere notizie e buttare giù due righe. Ovviamente chi stava messo peggio era lo svedese ed i tesserati bianconeri. E’ stato fantastico vederlo al Palamaggiò, così come bello l’abbraccio dei compagni e quelle lacrime, trattenute a stento, da Sandrokan in conferenza stampa. Proprio io gli ho fatto la domanda che ha aperto la ferita, me ne scuso pubblicamente ma non credevo che il condottiero arrivasse a tanto. Lì ho veramente capito la portata del dramma che sabato mattina hanno vissuto al Palamaggiò. L’importante è che tutto sia andato bene. Ora pensa solo a stare bene Viktor.

VERITA’. Più la salita è ripida, più la Juvecaserta gioca alla grande. Nella serata più complicata, è venuto nuovamente fuori l’orgoglio di un gruppo di giocatori che, con tutti i limiti tecnici che possono avere, sanno stare sul parquet ed hanno un cuore enorme. Enorme come la difesa di capitan Ghiacci che ha annullato Vitali. Enorme come l’agonismo di Giuri. Enorme come Metreveli che, qui, sta riscoprendo la sua identità. Enorme come gli americani che hanno fatto gruppo con gli italiani e stanno sentendo loro questa canotta. Enorme come la classifica.


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