Fiorito si dimette, ecco chi sarà il nuovo allenatore della Virtus Liburia



Lo stato maggiore della Liburia i presidenti Orabona e Pezone
Lo stato maggiore della Liburia i presidenti Orabona e Pezone

La Virtus Liburia comunica che in settimana in comune accordo con mister Vincenzo Fiorito si è deciso di dare una svolta è un segnale forte allo spogliatoio. All’indomani dell’ennesima sconfitta patita in casa nel derby contro la Futsal Pietramelara, il tecnico neroverde, che a sua volta era subentrato a Nicola Perrotta, si è dimesso. Le dimissioni di Fiorito vanno inquadrate come un grande gesto di affetto nei confronti della società e della squadra, infatti, nell’interesse dei colori della Virtus Liburia, in questo particolare momento di difficoltà, c’era bisogno di un messaggio forte da dare ai giocatori.  La società ringrazia mister Vincenzo Fiorito per la sua professionalità e l’impegno profuso in questi mesi. Mister Fiorito, un professionista è un uomo con tanti valori il quale ha dato tanto a tutto l’ambiente. Il sodalizio di Orabona e Pezone, ha deciso di affidare la guida tecnica a mister Carlo Di Santo, ex Albanova e Luciano, giovedì sera il primo allenamento della nuova guida tecnica. E’ uno scorcio di stagione che non sorride alla Liburia, in ogni caso, la società, cosi come l’orso, non è intenzionata a vendere la pelle prima del triplice fischio finale del campionato. Pronti i rinforzi per rilanciarsi in campionato. La Virtus Liburia a una voglia matta di rilanciarsi e di abbandonare l’attuale posizione in classifica non consona al blasone della società. La società dei presidenti Orabona e Pezone annuncia gli arrivi di Orefice Giuseppe, ex Nuova Ischia (campionato di promozione), Rossi Danilo, ex Qualiano e Casoria, il ritorno di Costanzo Salvatore. Inoltre, la società comunica il tesseramento di tre nuovi giocatori provenienti dall’Albanova: Pascucci, Schiano e Lisetto. L’organico della Virtus per la categoria è importante, ciò che sta mancando in quest’altalenante avvio di stagione è la scarsa consapevolezza dei propri mezzi, un pizzico di umiltà che mai guasta, ma soprattutto troppa poca fame di successo. Il futuro per i casertani può diventare roseo, anzi neroverde, tutto sta nel fare tesoro delle esperienze vissute in questo inizio di campionato.




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