Cinciarini non basta, la Juve si arrende al Taliercio



Cinciarini protagonista a Bologna (Foto Vincenzo Di Monda)
Cinciarini protagonista a Bologna (Foto Vincenzo Di Monda)

Archiviato il caso Amoroso e in attesa di nuovi innesti dal mercato la Pasta Reggia Caserta è ospite della Reyer Venezia. Assenze pesanti per coach Dell’Agnello, che deve rinunciare per problemi infortuni muscolari a Peyton Siva e Viktor Gaddefors. Dall’altra parte coach Recalcati può contare su almeno due giocatori per ogni ruolo, out solo Tomas Ress.

PRIMO PERIODO. Si comincia con tre palle perse e punteggio basso. Il primo brivido lo regala Owens con la schiacciata in contropiede che fa seguito al libero di Jones dopo 3’. La Juve non fa canestro, Owens ringrazia e schiaccia senza marcatura. Cinciarini dall’arco sblocca i bianconeri e pareggia a quota 4, ma Goss risponde con la stessa moneta. La Reyer vola ancora sul ferro con l’alley-oop sull’asse Goss-Peric. Ad interrompere il break veneziano è ancora Cinciarini dai 6,75m. Dell’Agnello manda in campo Ingrosso per tamponare la fisicità di Owens. Il risultato è tremendo: canestro subito dall’americano e nell’azione successiva palla persa e antisportivo fischiato ad Ingrosso. Sul parquet anche capitan Ghiacci. Caserta continua a perdere palloni, i locali volano sul +10, prima della tripla di Giuri che scrive sul tabellone il 19-12 con cui si chiude il primo periodo.



SECONDO PERIODO. Alla ripresa del gioco la Pasta Reggia muove il punteggio dalla lunetta con Jones, mentre Owens continua il dominio nel pitturato. Sul parquet continua a vedersi una brutta pallacanestro. Peric surclassa Jones, Downs in schiacciata prova a scuotere i compagni, ma alla metà della seconda frazione la Reyer è avanti di 14 lunghezze dopo il missile di Bramos. Time-out necessario per coach Dell’Agnello sul 31-17. Cinciarini prova a caricarsi i compagni sulle spalle: palla recuperata e cinque punti in fila, la Juve torna sotto la doppia cifra di svantaggio (33-24). El-amin alimenta la gara del tiro da tre della Pasta Reggia, che sotto le plance soffre e allora cerca – e spesso trova – fortuna sull’arco. Negli spogliatoi si va sul 37-29.

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