Iannitti il globetrotter aurunco: “Un’emozione unica tornare a Sessa. Sogno il salto di categoria”



Matteo Iannitti, esterno classe '91 della Sessana
Matteo Iannitti, esterno classe ’91 della Sessana

Dall’età di 14 anni ha girato in varie regioni d’Italia per giocare al calcio, negli ultimi anni si è riavvicinato a casa fino a tornare nella sua città natale da questa stagione. Matteo Iannitti, esterno sinistro classe ’91 in forza alla Sessana, nonostante la giovane età vanta già un pedigree di tutto rispetto. Dopo l’esperienza negli Allievi Nazionali prima con il Teramo e poi con il Grosseto e quella in Primavera sempre con i toscani, allenandosi alla tenera età di 16 anni con una squadra che militava allora in serie B, ha giocato in D con Cecina, Campobasso e Olympia Agnonese; una breve parentesi in Lega Pro con l’Aversa Normanna e poi tante altre stagioni in Eccellenza con Virtus Matesina, Juve Siderno, Roccaravindola, Formia e Minturno. Quest’estate è arrivata la chiamata della Sessana alla quale il mancino aurunco non ha potuto dire di no, nonostante sapesse di non avere il posto assicurato, considerando che molto spesso in questa categoria vengono impiegati gli under come esterni: “Il ritorno a Sessa, dopo 10 anni passati in giro per l’Italia, per vestire i colori della squadra della mia città è stata un’emozione unica, uno stimolo importante, perchè giocare con la Sessana che ha una storia e un blasone di spessore, fa un certo effetto”, esordisce così Matteo. L’ambientamento non è stato di certo un problema per lui, sia perchè era ‘di casa’ nonostate fosse appena arrivato nell’ambiente gialloblù, sia perchè è davvero difficile non apprezzare e stimare un ragazzo come lui: “Abbiamo formato da subito un bel gruppo, mi sono trovato presto molto a mip agio, alcuni giá li conoscevo, quindi non è stato difficile ambientarmi, società e tifosi sono persone che giá conoscevo prima di arrivare, sono stato accolto veramente bene”.

Matteo Iannitti, qui con la maglia del Minturno (foto Duratorre)
Matteo Iannitti, qui con la maglia del Minturno (foto Duratorre)

Fascia mancina. Dopo anni trascorsi  a macinare chilometri su chilometri sulla corsia di sinistra, riadattarsi in altri ruoli non è missione semplicissima; ma l’obbligo di schierare calciatori under in campo, offre poco spazio in quel ruolo a ragazzi che under non lo sono più: “Purtroppo in campionato ho trovato pochissimo spazio, calciatori over che hanno il mio stesso ruolo di terzino sono molto penalizzati dagli under, sapersi adattare anche in altri ruoli non è facile, ma se serve una mano in altre zone del campo non mi tiro indietro. Sono sincero però, in altri ruoli non mi ci vedo, correre su tutta quella fascia sinistra mi mancherebbe troppo”.



Risalire la china. Partita con ben altre ambizioni, la Sessana ha avuto un inizio di stagione problematico che l’ha costretta a navigare nelle zone basse della classifica. La vittoria di domenica nel derby con il Mondragone ha rilanciato gli uomini di mister Cusano che ora devono cercare di centrare un filotto di vittorie per cambiare definitivamente rotta: “Gli obiettivi non sono cambiati assolutamente, abbiamo rallentato un pó, ma ci crediamo ancora perchè la rosa che abbiamo è molto forte e di certo non ci arrendiamo nel lottare per le prime posizioni, il campionato è ancora lungo. La classifica la risaliremo, bisogna essere ottimisti e consapevoli che siamo una grande squadra, ma non sottovalutare nessuno , a partire dallo Stasia che affronteremo domenica. Secondo me è un campionato molto equilibrato e la spunterà solo la squadra che ci avrà creduto di piú”.

Uomo di coppa. A differenza del campionato dove ha messo insieme solo due presenze per un totale di 70’ minuti giocati, in Coppa Italia ha collezionato ben cinque presenze con un totale di minuti in campo pari a 348’ tra la gestione Ricciardi e quella di Cusano: “In coppa ho giocato un pó di più, è una competizione a cui puntiamo; poi arrivati a questo punto penso che tutte le squadre tengano a fare bene, quindi anche noi dobbiamo crederci fino in fondo. Ora siamo tra le migliori otto squadre campane di coppa tra Eccellenza e Promozione e dobbiamo puntare ad arrivare più in alto possibile”.

La chiacchierata con l’esterno mancino aurunco termina con una riflessione rivolta verso il futuro prossimo e lui, da buon sessano, al momento ha un solo grande sogno calcistico nel cassetto: “Il mio futuro da calciatore spero di vederlo vincente con i colori della mia città, magari salendo di categoria”.


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