Dell’Agnello è carico come una molla dopo la seconda vittoria consecutiva dei suoi ragazzi che hanno matato un’arcigna Capo d’Orlando: “La vittoria è meritata, ci siamo costruiti un’identità vera e lo state vedendo tutti. Non molliamo mai, ancora una volta si è visto chi siamo e cosa facciamo in campo. Mi piace sottolineare che Giuri e Amoroso, pur segnando poco, hanno recuperato tantissimi palloni. Alcuni quintetti sono stati strani, visti da fuori, ma ho pensato alle energie da avere nel finale”. Una pecca, però, coach Dell’Agnello la trova in alcuni errori offensivi e la lotta a rimbalzo: “Abbiamo avuto dei momenti offensivi non perfetti, potevamo aspettarcelo visto che rientravano Siva e Jones con pochi allenamenti. La confusione è figlia di questo ma anche dell’ottima difesa di Capo. Il problema rimbalzo va sul fatto che loro sono esperti e grossi, non ti lasciano niente”. Sul -7, con l’inerzia a sfavore, è girata la storia: “Nelle difficoltà devi controllare alcune cose: abbiamo negato dei tiri facili, la difesa è stata ottima ed i canestri in attacco ci hanno dato fiducia. Il pubblico ci ha dato una grande mano”.
Perché Gaddefors e non El Amin? “Parliamo bene di Gaddefors, difende bene su tutti gli avversari, è intelligente tatticamente ed è stato molto umile da quando è arrivato qui”.
La partita è girata sull’antisportivo a Cincia? “Avevo paura che girasse in senso sbagliato, ma i ragazzi non mollano mai”. Come giudica la prova di Siva? “Il suo talento si è visto in precampionato e lo vedrete col passare delle settimane. Ha avuto il boato alla presentazione, a quando entrato in campo, voleva fare il circo ed ha esagerato in alcune circostanze. A volte è andato sopra le righe”.
L’obiettivo diventa il pass per le Final Eight di Coppa Italia? “Con grande umiltà, non abbiamo ancora fatto nulla di trascendentale. Stiamo migliorando, ci guardiamo a lato. In difesa abbiamo pochi margini di miglioramento, in attacco dobbiamo crescere ancora visto che insieme è la prima volta che giochiamo”.
