Tra Innocenzo Lombardi e la Maddalonese un amore senza fine: “Per me la maglia granata è tutto”



Innocenzo Lombardi
Innocenzo Lombardi

Rappresenta la storia del calcio a Maddaloni. Senza il suo amore per la maglia granata la Maddalonese non sarebbe potuta tornare a calcare il mitico ‘Cappuccini’. Innocenzo Lombardi è nel mondo del calcio dal 1966 prima come calciatore poi come dirigente. Ne ha viste di tutti i colori ed è stato decisivo per la riapertura del campo comunale. “L’anno scorso – racconta – quando conobbi Salvatore Aveta, mi accorsi subito che avevo davanti una persona seria e innamorato del calcio. La sua passione per questo sport è come la mia e mi fa piacere collaborare con questo club. Ho deciso di accettare il ruolo di allenatore della juniores per dare un segno di riconoscenza a chi ha riportato il calcio a Maddaloni dopo tanti anni. Vedere di nuovo al ‘Cappuccini’ la maglia granata è un’emozione incredibile. L’iter per la riapertura è stato lunghissimo: esattamente nel settembre 2014 è iniziata la trafila burocratica e ho trascorso almeno 500 ore nell’ufficio tecnico del Comune di Maddaloni per ottenere i permessi necessari. E’ stata una battaglia, ma poi finalmente la settimana scorsa abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e la città può tornare a vedere una partita di calcio dal vivo. E’ l’inizio di un nuovo ciclo sperando che sia vincente”. Poi una battuta sulla prima squadra: “E’ una squadra tutta nuova che ha avuto bisogno di amalgamarsi. Purtroppo l’infortunio di Insigne ha condizionato molto l’avvio e adesso stiamo lavorando per tornare ad ottenere i risultati che meritiamo. Molto dovranno dare gli under che hanno bisogno di crescere, ma nello stesso tempo impegnarsi al massimo. Squadre come Nola, Cimitile e Poggiomarino hanno fatto pochi ritocchi per essere competitive. Noi abbiamo bisogno ancora di un po’ di tempo, ma sono estremamente fiducioso”. Per quanto riguarda la juniores il bilancio fin qui è positivo: “Ma potevamo essere in testa se non avessimo perso a Mondragone nella gara d’esordio. Vincevamo 2-0 poi siamo rimasti in nove e senza cambi subendo il 3-2 al ’93. Anche qui dobbiamo crescere e ci sono margini per farlo”.




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