Signorelli a tutto tondo, dagli allenamenti col Napoli di Lavezzi all’Eccellenza con la Sessana



Gennaro Signorelli, attaccante della Sessana (foto Us Sessana 1915)
Gennaro Signorelli, attaccante della Sessana (foto Us Sessana 1915)

È stato l’arrivo dell’ultimo momento nella campagna acquisti della Sessana. Dopo un lungo corteggiamento è arrivato in gialloblù, quando ormai sembrava fosse sfumato. A volerlo fortemente è

Signorelli a tutto tondo, dagli allenamenti col Napoli di Lavezzi all’Eccellenza con la Sessana



stato soprattutto il presidente Vrola, che ha inserito il giovane esterno classe ’93 in un organico già ampiamente competitivo per la categoria, nonostante fosse già arrivato alla corte di mister Ricciardi, un calciatore dalle caratteristiche simili come Di Ruocco. L’avvio di stagione è stato un pò in sordina per un calciatore dal pedigree come quello di Gennaro Signorelli, ex capitano della Primavera del Napoli, nonchè titolare della pesantissima maglia numero 10. Dopo una fase di ambientamento e una condizione fisica che è andata man mano migliorando, sta ritornando quel giocatore importante che ha dimostrato di poter essere in passato, con un potenziale da calciatore professionista e una carriera fin qui abbastanza sfortunata.

Lungo corteggiamento. In estate ho saputo dell’interesse della Sessana grazie al direttore Cattolico, poi mi ha contattato anche Alfonso Camorani, che ho conosciuto due anni fa nelle fila della Gelbison, ma con cui non ho potuto giocare assieme, a causa della rottura del legamento crociato che subii in quella stagione. Mi ha parlato benissimo della società aurunca, dicendomi della serietà delle persone e del progetto ambizioso. Così sono andato a parlare con il presidente Vrola ma non ho accettato subito, perchè in cuor mio aspettavo proposte di squadre di categorie superiori. Però la chiacchierata con il presidente mi aveva già fatto intuire che si trattava di una società seria, quindi ho tenuto aperta questa porta e poi ho deciso senza esitazioni di accettare la sua proposta. Sono sceso in Eccellenza per la Sessana, perchè finora non avevo mai disputato un campionato di questa categoria”. Esordisce così Signorelli nel raccontare la trattativa che lo ha portato in estate a vestire il gialloblù.

Signorelli in azione domenica scorsa contro l'Arzanese (foto Gino Ragnino)
Signorelli in azione domenica scorsa contro l’Arzanese (foto Gino Ragnino)

Accoglienza fantastica, inizio in salita. Sin dal primo giorno di allenamento il neo acquisto è stato accolto alla grande dal resto del gruppo, che stava già lavorando da qualche settimana per la fase di preparazione fisica: “Appena sono arrivato al campo, sembrava che già conoscessi tutti, subito è nato un buon rapporto con gli altri ragazzi e soprattutto con il mister; anche con i tifosi si è instaurato dall’inizio un buon feeling, credo che si aspettassero molto da me e spero di ripagarli ampiamente in campo. All’inizio del campionato ho fatto un pò fatica, visto che non ho fatto la preparazione atletica con i miei compagni; questo l’ho risentito molto, però adesso credo di stare abbastanza bene, dopo l’ottimo lavoro svolto sul campo dallo staff tecnico, e domenica credo che si è visto. Non siamo partiti benissimo, è vero, ma io credo che le ambizioni non sono cambiate, anzi è stato meglio così perchè abbiamo capito che questo è un campionato non facile, dove anche l’ultima in classifica ti può mettere in difficoltà, come accaduto domenica con l’Arzanese.  Però credo molto in questo gruppo e sono sicuro che ci faremo sentire lassù in classifica, anche se vedo l’Ercolanese favorito, con noi e il Savoia subito dietro, ma ripeto io ci credo”.

Promessa del SSC Napoli. Dopo aver fatto tutta la trafila nelle squadre giovanili della società partenopea, essere arrivato in Primavera con la carica di capitano e la numero 10 sulle spalle, la sfortuna ha deciso di voltargli le spalle, indirizzando diversamente una carriera che sembrava destinata a prendere strade diverse: “Con il Napoli ho trascorso dieci anni, facendo tutto il settore giovanile; si parlava bene di me, ero quotato nell’ambiente azzurro, però a 17 anni mi sono rotto la caviglia e sono stato più di un anno con problemi che non mi facevano giocare. Quando recuperai la società decise di mandarmi in prestito con l’Aversa Normanna in serie C2 e poi l’anno dopo non mi rinnovò il contratto. Quindi andai a Melfi sempre in C2; là non ho giocato tantissimo perché il mister mi prese per farmi giocare in un determinato modulo e dopo un paio di partite lo cambiò, non ritenendomi adatto per il nuovo assetto tattico. L’anno dopo ho provato a ripartire dalla serie D, con la Gelbison, ma è arrivato un altro grave infortunio, rottura del legamento crociato, quindi sono rimasto tutta la stagione fuori. L’anno scorso sono andato a Battipaglia, sempre in serie D con mister Squillante, che oggi allena l’Ercolanese;  dopo un inizio non facile, mi sonio ripreso e alla fine ho realizzato sette gol, aiutando la squadra a raggiungere la salvezza a Sorrento, tramite i play-out. È stata una stagione che non auguro a nessun calciatore, eravamo senza un presidente, senza un direttore, senza rimborsi e abbiamo cambiato quattro allenatori in un’annata”.

Arrivo a Sessa Aurunca. Il nuovo corso della sua carriera riparte dalla città di Sessa Aurunca e, ovviamente, dalla Sessana. I gialloblù sono partiti per fare bene nel girone A di Eccellenza e Signorelli ha sposato il progetto per regalare una grande gioia ai nuovi tifosi e rilanciarsi nel panorama calcistico della regione: “Giocare insieme a calciatori come Camorani e Fava, che hanno fatto la serie A è sempre bello. Nonostante la loro grande carriera, anche in allenamento sono sempre quelli che corrono di più e che incitano tutti, ci mettono per primi la faccia quando le cose vanno male.Anche il resto della squadra è composta da giocatori di grande valore, come ad esempio Grezio che ha vinto il campionato a Torre del Greco nella scorsa stagione, Di Ruocco, nel quale mi rivedo per certi versi e con cui mi trovo molto bene a giocare; poi ci sono  tanti altri calciatori altrettanto forti, un organico che non è facile avere in questa categoria. Dobbiamo ringraziare il presidente e i dirigenti per lo sforzo economico che fanno per mandare avanti questo progetto. Noi possiamo solo ripagare sul campo i loro sacrifici”.

Signorelli con il suo idolo Lavezzi
Signorelli con il suo idolo Lavezzi

Un sogno nel cassetto. Dagli inizi nel settore giovanile del Napoli, agli allenamenti insieme a Lavezzi, il sogno nel cassetto di uno scugnizzo cresciuto all’ombra del Vesuvio non può che essere colorato di azzurro: “Da piccolo non avevo un idolo preciso, ho cominciato ad averlo quando un certo Lavezzi è arrivato a Napoli e ha fatto quel che ha fatto; da lì mi sono innamorato. Era emozionante allenarmi qualche volta insieme a lui o quando capitava di incontrarci in palestra a Castelvolturno. Quando ero al Napoli il mio sogno nel cassetto era quello di vestire la maglia azzurra fino alla fine della mia carriera, perché oltretutto sono un tifoso sfegatato e quando indossavo la numero 10 e la fascia di capitano mi emozionavo davvero tanto. Il mio sogno non è mai cambiato, anche se adesso gioco in questa categoria non ho mai perso quella voglia e la mia ambizione”. Infine il giovane attaccante partenopeo con un pensiero sentito rivolto alla nuova società, nella persona del presidente e ai tifosi gialloblù: “Non posso che ringraziare il presidente Vrola che crede molto in me e che ha fatto tanto per portarmi a Sessa; spero di ripagarlo nel migliore dei modi come ho fatto domenica scorsa, spero di riuscire, insieme ai miei compagni, a raggiungere l’obiettivo di quest’anno, ovvero quello di portare la Sessana in D. La società e i tifosi lo meritano tanto perchè ci sostengono in ogni partita e ci fanno sentire come in una grande famiglia ed io sono felicissimo di farne parte. FORZA SESSANA!!”.


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