Casertana: gioco, personalità e risultato…e il sogno continua



Tifosi della Casertana al "Menti" di Castellammare di Stabia
Tifosi della Casertana al “Menti” di Castellammare di Stabia

Finalmente. Dopo oltre 50 anni la Casertana vince al “Menti”, nel primo derby campano disputato dai rossoblu in questa stagione. La Juve Stabia ha avuto un avvio difficoltoso, quattro punti in altrettante gare hanno messo in apprensione i tifosi e sbattuto sul banco degli imputati Ciullo. La gara con la capolista Casertana potrebbe servire, in casa di vittoria, a placare gli animi. Ma non sarà così. Una splendida e organizzata Casertana sbanca Castellammare grazie alle reti di Negro, nel primo tempo, e di De Angelis nella ripresa. Romaniello ritrova Mancosu e Rajcic si accomoda in panchina. Causa l’infortunio di Diakitè, c’è Negro dal primo minuto. Confermato D’Alterio al posto di Idda, non ancora al meglio. I rossoblu impiegano sei minuti per passare in vantaggio. Ottima verticalizzazione di Capodaglio per Mancosu che libera in area Negro il cui destro trafigge Russo. Un’azione da manuale, da applausi, così come pretende Romaniello, due passaggi e conclusione a rete. La Casertana, con grande personalità, si impossessa del campo, Capodaglio smista palloni a destra e a sinistra, il corridore Mangiacasale si danna l’anima anche in fase di copertura e solo un errore di D’Alterio consente alle vespe di riequilibrare l’incontro. Qualche minuto per metabolizzare il colpo e i falchetti ricominciano a macinare gioco, fatto da una fitta trama di passaggi che mette in crisi la Juve Stabia, così come al 27’ quando Mancosu, in area, calcia a botta sicura e Migliorini si immola lanciandosi sulla traiettoria del pallone evitando il gol.

Nella seconda parte della partita viene fuori un’altra Juve Stabia. La Casertana arretra e rischia. Al 52’ Graganiello si supera respingendo, in uscita, una conclusione di Vella da pochi metri. Un super Rainone si fa in due per chiudere varchi e rincorrere qualsiasi avversario che si avvicini alla propria area. Romaniello capisce che è il momento di cambiare qualcosa e richiama in panchina prima Negro (non ha ancora i 90 minuti nelle gambe) e poi Mangiacasale (un’altra gara di grande sacrificio per lui), inserendo Alfageme e Rajcic. Con l’inserimento del croato la Casertana ha maggiore densità a centrocampo, Alfageme affianca De Angelis in attacco, e Mancosu torna a fare il trequartista. Questa soluzione sembra ravvivare la squadra rossoblu che torna a rendersi pericolosa su un cross basso di Alfageme su cui Polak anticipa all’ultimo momento De Angelis pronto a calciare a rete. I falchetti si ricompattano e riprendono a far circolare la palla. Manca un quarto d’ora alla fine. Tito, da sinistra, penetra in area, mette al centro un cross rasoterra su cui intervengono in scivolata sia Alfageme che Polak, la palla resta lì, il più lesto di tutti è lo stabiese De Angelis che condanna la squadra della sua città e regala alla Casertana un successo prestigioso e prezioso. E il sogno continua.




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