Sessana-Gladiator, le pagelle gialloblù: Signorelli devastante, Franco uomo squadra, Grezio che gol!



Un'azione di gioco (foto Gino Ragnino)
Un’azione di gioco (foto Gino Ragnino)

Sessana scatenata nel finale, Gladiator annichilito da tre prodezze in pochi minuti. Ecco le pagelle degli aurunci:

Borrelli 6: Non è costretto ad effettuare interventi importanti, però sembra avere la giusta sicurezza in uscita e la personalità per guidare la sua difesa. Normale amministrazione.



Mignogna 6,5: Sfodera la sua migliore prova stagionale; pian piano sta entrando in condizione e sembra che si appresti a tornare il calciatore visto lo scorso anno ad inizio stagione. Non soffre troppo i timidi attacchi del Gladiator, segue bene i centrali nell’applicare la tattica del fuorigioco.

Arigò 6,5: Si conferma sui buoni livelli delle partite precedenti. Sempre attento e ordinato, non cerca mai da strafare e quando c’è da impostare l’azione non si tira indietro, come in occasione del primo gol quando alza la testa e innesca Signorelli che poi darà il là alla rete del vantaggio.

Parente 6,5: Torna sui livelli di prestazioni a cui ci ha abituato nella scorsa stagione. Non rischia mai nel fraseggio, in coppia con Franco tiene a bada un cliente scomodo come Malafronte. Più di una volta libera l’area con interventi decisivi e sovrasta tutti nel gioco aereo. Bentornato!

Franco 7: Passano gli anni, passano i campionati ma Gigino Franco è sempre una garanzia in termini di rendimento e dedizione. Dalle sue parti non si passa. Insieme a Parente la cerniera centrale di difesa ha funzionato a meraviglia. In più guida i compagni da vero leader e aiuta i più giovani. Uomo squadra.

Improta 6,5: Tra i centrocampisti è quello che prova maggiormente l’inserimento e il tiro verso la porta avversaria. Per due volte prova a bucare Alcolino ma la mira non lo assiste e spara alto. Nella ripresa viene sacrificato da Ricciardi che mette Signorelli provando il tutto per tutto per centrare la vittoria (56’ Signorelli 7,5: Entra e in poco più di mezz’ora decide la partita. Una sola parola per descrivere la sua prestazione: devastante. I difensori nerazzurri non lo prendono mai, fa il bello e il cattivo tempo nella metà campo sammaritana; il numero con cui lascia sul posto Capitelli vale da solo il costo del biglietto, poi il suggerimento per Fava Passaro è una pennellata d’autore. Uomo partita).

Camorani 6,5: Partita generosa come al solito; stavolta è costretto agli straordinari giocando tutti i 95’ minuti di gara. Non butta mai via il pallone e una volta acquisito il vantaggio è esemplare nel mantenere la palla e costringere gli avversari al fallo.

Bosco 7: Nei momenti di difficoltà nella prima frazione, trascina il centrocampo aurunco grazie alla sua dinamicità e all’ottima gestione del pallone. Difficilmente fa la cosa sbagliata, aiuta sempre i compagni in difficolta e non permette mai a Bonavolontà e compagni di impensierire la retroguardia gialloblù. Con Camorani si intende a meraviglia. Metronomo (90’ Zamparelli s.v. Entra nel recupero per dare man forte al reparto difensivo).

Di Ruocco 7: Altra vittoria, altri gol del numero 10 aurunco. Dai suoi piedi partono suggerimenti invitanti prima per Fava Passaro, poi per Signorelli. Quando Ricciardi passa a quattro in avanti si sposta sulla destra e aiuta tanto il centrocampo, abbassandosi a prendere palla a metà campo. In pieno recupero chiude definitivamente il match con un gol di ottima fattura, segnando la seconda rete in campionato.

Fava Passaro 7: Sfiora il gol nel primo tempo costringendo Alcolino alla grande parata, con un colpo di testa su assist da sinistra di Di Ruocco. Lotta su ogni pallone senza tirarsi mai indietro e alla prima occasione utile sblocca il risultato con uno stacco imperioso di testa. La sola presenza in avanti è un problema per le difese avversarie.

Grezio 7,5: In una partita dove non ha avuto grosse occasioni da rete, marca lo stesso il tabellino mettendosi in proprio e realizzando una rete dalla bellezza abbacinante. Il suo mancino da circa 25 metri si va ad infilare là dove Alcolino può arrivare solo con lo sguardo. Ma oltre al gol c’è tanto altro nella sua partita: carisma, sponde, leadership e carica agonistica. Chapeau.


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