La delusione di Bergantino: “Sono senza squadra. Ringrazio l’ASD Mondragone per le mancate promesse”



Roberto Bergantino con la maglia granata del Mondragone
Roberto Bergantino con la maglia granata del Mondragone

Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni dell’attaccante Roberto Bergantino, lo scorso anno capocannoniere del Mondragone nel Girone A di Prima Categoria con 17 reti messe a segno nell’arco della stagione e play-off sfiorati sotto la guida di mister Nicola Coppola:

Esordisco dicendo che non sono d’accordo con tutti quelli che pensano che il calcio sia una questione di vita o di morte, posso assicurarvi che è molto molto di più. Quest’anno ero pronto, come ho sempre fatto, ad affrontare un nuovo campionato ma questa volta un campionato più importante  e molto più impegnativo e competitivo con molti sacrifici, ricompensati solo dall’orgoglio di indossare e sudare la maglietta della mia città, che amo più di ogni altra cosa. Nonostante le diverse chiamate e ottime offerte ricevute da altre società, grazie al buon campionato concluso da me l’anno scorso, soprattutto grazie al mister Coppola che mi ha dato molto essendo stato lui un grande attaccante, il mio cuore e la mia mente non l’hanno mai prese in considerazione queste proposte. L’anno scorso per la mia maglietta granata ho ‘buttato il sangue’ e ora ero pronto a rivivere l’emozione più grande, quella di esultare per un mio gol sotto la mia unica, magnifica e indimenticabile tifoseria, ovvero gli unici, indispensabili e calorosissimi ragazzi de ‘La solita cricca’. Sicuramente il rapporto con loro era alla base della mia esperienza calcistica a Mondragone ed è proprio loro che voglio ringraziare per la passione incondizionata con cui ci hanno seguito, sempre e comunque fino all’ultimo secondo dell’ultima partita di campionato, non abbandonandoci mai; soprattutto nei momenti difficili ci hanno sempre sostenuto, a differenza della società che quando c’era da incoraggiarci purtroppo ci ha un po’ trascurati, sicuramente  per dei validi motivi. Invece i ragazzi de ‘La solita cricca’ ci hanno sempre seguiti e sostenuti facendo anche un sacrificio economico e trascurando la loro vita privata. Con questo voglio dire che non avrei mai pensato di terminare la mia avventura, prima ancora di iniziarla. Probabilmente  l’amore, la passione e la serietà da me dimostrata non sono stati sufficienti a meritarmi una riconferma da parte della società, che in realtà era arrivata in un primo momento, infatti ho fatto la preparazione con la squadra ma poi hanno avuto un ripensamento improvviso; ed è proprio la società che voglio ringraziare perché, grazie a tutte le loro promesse mancate, oggi rischio di rimanere senza squadra, nonostante io abbia rinunciato all’ultimo rimborso dello scorso anno in vista di questa nuova stagione. Nonostante tutto mostro loro un po’ della mia gratitudine per avermi dato l’occasione di indossare la splendida maglia della mia città, condivido e rispetto tutte le loro scelte perché sono nato nel calcio e so come funziona, ma mi rimane l’amaro in bocca per il modo in cui sono stato trattato. Un ringraziamento particolare tengo a farlo a tutti i ragazzi che facevano parte del gruppo dello scorso anno, per tutte le emozioni vissute in campo e fuori, ragazzi veramente d’oro che hanno fatto un ottimo campionato, contro ogni pronostico e forse meritavano maggiore considerazione come la meritava mister Coppola; la sua mancata riconferma mi ha lasciato deluso, perché è una persona di spessore che ha fatto benissimo lo scorso anno alla guida di una squadra giovanissima e ha dato tutto ciò che aveva per quella squadra. Chiudo facendo un forte in bocca  al lupo  a società, calciatori (sia quelli della scorsa stagione che quelli attualmente in rosa al Mondragone) e a tutti i ragazzi di quest’anno, sperando di vedere cose belle dagli spalti, perché tutti abbiamo a cuore le sorti della maglia granata. Forza Mondragone”.




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