Il casertano Marcello Trotta è stato il protagonista assoluto del “Trofeo Maio 2015”. Domenica scorsa al “Guido Biondi” di Lanciano, è andato in scena il trofeo estivo giunto alla quarta edizione e vinto per il secondo anno consecutivo dagli irpini sui padroni di casa. L’attaccante di Portico di Caserta è stato croce e delizia per la squadra di Attilio Tesser: subentrato al 54′ a Castaldo, il classe ’92 è stato subito pericoloso, ma senza trovare lo spunto giusto. Quando i calci di rigore (senza giocare i supplementari secondo il regolamento del torneo) sembrano essere sempre più vicini, Roberto Insigne manda con un superbo tacco Trotta a tu per tu con Casadei, piatto sinistro dell’attaccante casertano che spiazza l’estremo difensore e porta i bianco-verdi nuovamente in vantaggio all’88’ dopo l’1-1 firmato da Castaldo e Di Cecco per i rosso-neri. Festeggia il goal togliendosi la maglia, una volta rientrato sulla metà-campo, il direttore di gara Ripa di Nocera Inferiore manda Marcello Trotta sotto la doccia anzitempo, forse qualche parola di troppo nei confronti dell’arbitro o nei confronti di un avversario. Il rosso diretto non cambia il risultato, va all’Avellino il “Trofeo Maio 2015”.
Possibili scenari. Un’espulsione nel corso di un’amichevole solitamente non comporta particolari scenari, ma tutto dipenderà dal referto dell’arbitro Ripa. Nelle amichevoli estive ufficiali (con la trasmissione del referto al giudice sportivo) le ammonizioni o le espulsioni non sono sanzionate, anche se in particolari casi i calciatori possono subire ammende o addirittura squalifica in gare ufficiali. Nella gara di domenica l’attaccante Castaldo, squalificato per le gare ufficiali, ha dovuto chiedere una deroga per giocare il match, le amichevoli sono match senza particolari risvolti, ma non devono essere sottovalutate. Ad oggi è viva l’ipotesi che l’attaccante di Portico sia costretto a rinunciare al match di domenica prossima contro la Casertana per il secondo turno di Coppa Italia, un’ipotesi sì remota, ma che potrebbe succedere. Tutto dipenderà dal direttore di gara che dovrà scegliere se utilizzare la mano pesante nello scrivere il referto o scegliere la via del buon senso, l’ipotesi più concreta è quella di una possibile ammenda nei confronti del promettente attaccante di Terra di Lavoro.