Orgoglio casertano: il Brasile di Aristide Guerriero è bronzo ai Giochi Panamericani di Toronto



Aristide Guerriero (ultimo a destra) festeggia il bronzo con le atlete verdeoro
Aristide Guerriero (ultimo a destra) festeggia il bronzo con le atlete verdeoro

Arrivato a San Paolo all’inizio del 2015 grazie alla chiamata di Chris Neil, neo allenatore della Nazionale femminile brasiliana di rugby a 7, ricoprendo il ruolo di Specialista nell’allenamento e condizionamento della forza delle atlete verdeoro, Aristide Guerriero da Sessa Aurunca senza alcun timore e scaramanzia aveva fin da subito fissato il primo obiettivo della sua nuova avventura: la medaglia di bronzo ai Pan American Games 2015 di Toronto (clicca qui per leggere l’intervista integrale). Detto, fatto. Le ragazze brasiliane hanno ottenuto un grande risultato, conquistando il gradino più basso del podio dietro a due superpotenze del calibro di Canada e USA. Il rugby a 7 femminile ha esordito ai giochi panamericani da questa edizione ed ha visto trionfare sia nel torneo maschile che nel torneo femminile i padroni di casa del Canada, i quali hanno sbaragliato la concorrenza delle altre 5 nazionali partecipanti: USA, Brasile, Colombia, Argentina e Messico. Davvero un ottimo risultato per il Brasile che, nell’arco del torneo, ha perso soltanto con le prime due classificate (Canada e USA) e si è aggiudicata il prezioso metallo battendo nella finale per il terzo posto l’Argentina. Un ottimo risultato per i sudamericani in vista delle Olimpiadi di Rio 2016 dove i verdeoro saranno padroni di casa. Soddisfazione che trapela dalle parole del giovane casertano che si sta affermando anche in Sud America, dopo aver lasciato un segno indelebile già in Nuova Zelanda: “Dopo cinque settimane di preparazione intensa tra Sao Paulo e Rio, siamo arrivati al villaggio panamericano a giocarci il tutto per tutto. Usa e Canada sono ad un livello molto alto non contando gli investimenti economici che entrambe le nazioni pongono nello sport ed in particolare nel rugby 7, ma non ci siamo tirati indietro. Purtroppo abbiamo subito un infortunio nel secondo match della prima giornata e quindi abbiamo dovuto continuare il torneo in 11. Le atlete hanno dato il meglio di sé nella finale per il terzo posto contro le cugine argentine. E’ stato un grande orgoglio far parte della spedizione e contribuire al risultato. Come allenatore – continua Guerriero puoi fare di tutto per mettere le atlete nella migliore condizione, poi dipende solo da loro e dal campo che resta il giudice supremo. Adesso una settimana di recupero e poi cominciamo altre cinque settimane di preparazione per le qualificazioni World Series in Dublino. Un altro step in vista delle Olimpiadi di Rio”. Infine l’emozionante ed immancabile dedica del giovane di Sessa Aurunca alla mamma da poco scomparsa: “La medaglia la dedico a mia madre. Da là su veglia su di me”.




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