Nel segno dell’antirazzismo la settima edizione del Memorial Gianni Scalera



Bambini seduti
Bambini seduti

“Il calcio non si identifica dal colore della pelle”. Non lascia spazio ad interpretazioni alternative il messaggio dello striscione esposto dallo staff organizzativo del Memorial Gianni Scalera. L’equipe dell’Intercasertana ha abbellito la settima edizione, evidenziando un argomento, l’antirazzismo, che da sempre suscita pareri contrastanti nel popolo italiano. Il club della famiglia Scalera si schiera apertamente con l’uguaglianza delle persone provenienti dai luoghi più disparati del pianeta Terra, che hanno pelle, etnie, tradizioni e religioni diverse.

Secondo questa linea comune, la cerimonia d’apertura è stata allietata dalle sonorità africane del Kalifoo Ground Music System, laboratorio artistico-musicale indipendente composto da interpreti di varie nazionalità che cerca di diffondere non solo nel territorio casertano ma anche in Campania e nelle altre regioni d’Italia un discorso chiaro: “Uniti contro camorra e razzismo”. Il folto pubblico assiepato nella tribuna coperta dell’Alberto Pinto di Caserta ha accolto in pieno tale messaggio ed ha applaudito continuatamente.



Picchi di commozione sono stati raggiunti quando hanno fatto il loro ingresso in campo tanti bambini di un colore o dell’altro, con indosso t-shirt delle squadre nazionali ed internazionali. Ciò a dimostrazione che il calcio, così come la vita, non deve nutrire differenze di sorta. Il responsabile sportivo Vincenzo Moretti è stato tra gli artefici di questa iniziativa insieme al presidente Edoardo Scalera ed al segretario Fausto Giurin, conformandosi alla campagna prioritaria dell’UEFA “No al razzismo”, volta ad eliminare discriminazione e intolleranza nel calcio.

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA A.S.D. INTERCASERTANA


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