24 anni fa, ma batte forte il cuore di Caserta



Un'azione della finale scudetto
Un’azione della finale scudetto

Dal 21 maggio 1991 al 21 maggio 2015 è passata tantissima acqua sotto il ponte bianconero. Acqua bella, frizzante, pulita si è alternata e mescolata ad altra sporca e nera. Da cancellare e dimenticare, ma sempre dalle forti tinte di quei due colori che fanno impazzire una città. Inutile fare la cronistoria di questi 24 anni; a Caserta tutti conoscono quello che è successo e chi non lo sa… non sa cosa si è perso. In 24 anni è successo, veramente, di tutto ma l’importante, alla fine della giostra, è che la Juvecaserta sia ancora qui, baluardo cittadino e di una fede che travalica i confini di Terra di Lavoro e strappa un lacrima ed un sorriso ovunque. Perché chi ama il basket, non può non amare questa canotta storica. Un filo lungo 24 anni: nel 1991 eravamo a Milano o per le vie di Caserta con gli occhi gonfi di lacrime, un sorriso a 3000 denti ed un cuore che batteva talmente forte che sembrava uscire dal petto. Nel 2015 siamo qui ad interrogarci che sarà della nostra amata Juve, abbiamo appena preso lo schiaffone della retrocessione ed un’altra ferita compare sul nostro corpo. Ma i casertani ne hanno tante, ci convivono quotidianamente, ma hanno la forza di guardare avanti con gli occhi affascinati dei sognatori. Il pessimismo, tutto sommato, ha pochi adepti in Terra di Lavoro; anche nei momenti più neri, sappiamo guardare avanti, sappiamo capire che il futuro può regalarci nuove gioie. Dallo scudetto alla retrocessione in A2, dal fallimento alla ripartenza in B2, dai titoli acquistati per giocare in B d’Eccellenza e LegaDue, fino alla promozione di Jesi, alla semifinale scudetto con Milano, allo spareggio di Eurolega col Khimki, all’avventura in Eurocup, alle salvezze miracolose fino al crollo di questa stagione. In 24 anni è successo tutto quello che questo magnifico sport sa darti e toglierti. In questi 24 anni, però, il cuore bianconero è battuto forte, fossero mille o settemila al suo fianco, la Juvecaserta è stata ed è parte integrante della nostra vita. L’anima del gioco più bello mai inventato ha stanza e dimora nelle nostre vite casertane. Oggi Caserta è in LegaDue ed ha una bandiera in meno da sventolare. L’anno più brutto della storia recente bianconera non poteva che chiudersi anche con la scomparsa di Ornella Maggiò; donna di sport, donna di basket, donna da Juvecaserta se mai ce ne fosse una. Ornella ci ha lasciati durante questa tremenda stagione. Non può piovere per sempre, tornerà il sereno sopra Pezza delle Noci. La città è pronta a nuove sfide, battaglie, ricordando il passato, vivendo il presente, sognando il futuro.




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