Lo Sporting Lusciano rompe il sortilegio del 2015 e centra la prima vittoria in casa del nuovo anno nella gara casalinga con il Teano, battuto per 1-0. «Non era mai capitato nei miei anni di calcio di cogliere tre sconfitte di seguito – dice il d.s. Nicola Turco – e soprattutto l’ultima della serie sul campo dell’Arzano, per com’era maturata, era stato un brutto colpo per tutti noi. Ma ero convinto della reazione dei ragazzi che puntualmente è arrivata». La partita con il Teano non era per nulla semplice. «Di fronte avevamo una squadra ostica e ben allenata, ma tutto sommato siamo riusciti sempre a condurre la gara . In qualche frangente abbiamo calato il ritmo e la concentrazione e subito il Teano si è rifatto sotto, ma in generale abbiamo messo in mostra un’ottima difesa con un ottimo Palmieri Salvatore tra i pali e questo è un punto fondamentale dal quale ripartire. Poi ho visto una determinazione diversa da parte dei ragazzi e questo è l’altro aspetto positivo. Tra l’altro abbiamo affrontato gli avversari senza Formisano e Martucci squalificati e senza Climaco, che ha ancora problemi fisici. Però voglio sottolineare la prova di tutta la panchina, anche dei sostituiti, che ha incitato e sostenuto i compagni fino alla fine. E’ questo lo spirito per crescere e migliorarsi».
La classifica dello Sporting si è un po’ ingarbugliata nelle prime settimane del 2015. «Anche per questo, i tre punti con il Teano assumono un valore molto importante – commenta Turco –, ma comunque credo che una salvezza tranquilla sia un obiettivo possibile». Certo, il calendario non è amico dei luscianesi che nel prossimo turno dovranno far visita all’Acerrana. « A mio modo di vedere sono la squadra, in casa, più forte di tutta la categoria, comprendendo anche le squadre degli altri gironi. Noi, però, ricordiamo bene di aver lottato alla pari nella partita d’andata, vinta meritatamente. Andiamo ad Acerra – conclude Turco – con la voglia di prenderci tre punti che ci farebbero fare un notevole balzo in classifica: l’appello per i miei ragazzi è dare anche più di quello che è nelle loro corde».
