L’Intercasertana ed i valori di Faraldo: “Allenare i Piccoli Amici è il top: è l’età che prediligo”



Gennaro Faraldo ed i 2008
Gennaro Faraldo ed i 2008

Quando i genitori scelgono di iscrivere i loro più che bimbi in una scuola calcio, sono consapevoli di riporre nelle mani dei dirigenti e degli istruttori quanto di più importante hanno della propria vita. Una responsabilità, quella di far vivere momenti felici a bambini che hanno da poco compiuto sei sette anni, che non va per nulla sottovalutata. Anzi, ha un valore fondamentale nella crescita di ognuno. L’Intercasertana lavora da anni per garantire ai propri tesserati ed ai propri genitori il meglio da questo punto di vista e, per questo, da due anni il numero uno Gianni Scalera ed il responsabile tecnico Vincenzo Moretti si sono affidati ad un gruppo di ottimi istruttori tra cui c’è Gennaro Faraldo, istruttore dei Piccoli Amici 2008.

La felicità. In quelle età, più che un allenatore ed un istruttore, sei un animatore. Come ci spiega lo stesso Faraldo: “Per me questo è il secondo anno all’Intercasertana, società con cui mi trovo benissimo. Lo scorso anno mi è stato affidato il gruppo 2008-2009-2010, mentre in questa stagione il gruppo era veramente esagerato numericamente così sto seguendo i 2008. E’ l’età che io prediligo, la sento fatta apposta per me. Sei anni, sette sono il top. Non c’è quell’agonismo, non si parla di vittorie e sconfitte. L’importante è la crescita, più dei successi e degli insuccessi”.



Il rapporto umano tra Gennaro Faraldo ed i 2008
Il rapporto umano tra Gennaro Faraldo ed i 2008

La responsabilità. L’istruttore del club di Terra di Lavoro porta avanti con passione codesta avventura, dando una sua profonda lettura: “Per il ruolo che rivesto, so di avere una grande responsabilità dal punto di vista educativo. Pe questo motivo cerco di dare il massimo a 360%, nel tentativo di far crescere una propria cultura calcistica in ogni bambino, oltre che il discorso tecnico. Di particolare importanza” – conclude il trainer – “creare gruppo anche con i genitori che devono essere nostri complici nella loro crescita. Anche quando si perde qualche gara, devono sempre leggere la gioia nei loro occhi. La figura dei genitori è molto importante. La mia soddisfazione più grande? Quando parlo con i genitori, mi dicono che i loro bimbi sono contenti di quello che facciamo, non siamo così aggressivi riguardo al risultato: questa mi fa enormemente felice”.

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA A.S.D. INTERCASERTANA


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