Gladiator ed il presidente della Turris Giugliano: storia di titoli, vertenze e debiti



Giuseppe Giugliano (foto Salvatore Varo)
Giuseppe Giugliano (foto Salvatore Varo)

Giuseppe Giugliano, attuale presidente della Turris, non ha mai fatto calcio a Santa Maria Capua Vetere, però una sorta di legame tra lui ed il Gladiator esiste. Un rapporto, per così dire, indiretto che risale a tre anni fa, quando Giugliano ha ceduto a Luce il titolo della Nuvla San Felice, modificato in San Felice Gladiator ed ora in ASD Gladiator 1924. Titolo che è ora nelle mani della famiglia Ongari, mentre tre anni fa era di appartenenza dell’imprenditore di Castellammare di Stabia. In eredità, però, sono state lasciate anche una serie di pendenze economiche su cui è stata fatta luce nel prosieguo dell’articolo.

Dalla Capriatese alla Nuvla San Felice. Andando a ritroso nel tempo e rovistando i miliardi di vecchi articoli del calcio dilettantistico campano, basta poco per scoprire precedenti squadre in cui l’imprenditore napoletano ha rivestito il ruolo di presidente o collaboratore. Prima che Giugliano lavorasse con Cavese, US Angri 1917 ed ora Turris 1944, la Nuvla San Felice era stata la creatura calcistica diretta da Giugliano che peraltro aveva alle sue dipendenze in qualità di direttore sportivo il suo fido Francesco Vitaglione. Un’esperienza, quella nella città dei Gigli, nata il 30 giugno 2011, giorno in cui fu comperato il titolo della Capriatese, squadra di Capriati al Volturno che scomparve dopo appena un anno dalla prima apparizione in Serie D.



L’addio di Giugliano alla città dei Gigli. Fu cambiata la denominazione, infatti si passò da Capriatese a Nuvla San Felice, e la sede sociale, in quanto il titolo doveva (e deve tuttora da regolamento) avere come ubicazione una città della stessa provincia che confinasse con Nola, in questo caso San Felice a Cancello. In quella stagione, 2011-2012, la panchina fu affidata a Vincenzo Di Maio che eseguì una grande stagione, ottenendo un notevole ottavo posto: traguardo importantissimo per una squadra piena zeppa di giovani e pochi atleti affermati. Nell’estate 2012, però, qualcosa s’inceppò e Giugliano decise di abbandonare Nola.

La trattativa con Lazzaro Luce. Varie persone s’interessarono a quel titolo, tra cui il presidente del Gladiator Lazzaro Luce che, persa la finale play-off col Messina, voleva a tutti i costi la Serie D. Alla fine proprio il manager della Derichebourg, fino ad un anno fa patron del Savoia, fece l’offerta più vantaggiosa e nelle casse di Giugliano entrò una cifra vicina ai 70.000 euro, oltre che l’impiego di Vitaglione come ds a Santa Maria Capua Vetere. Il titolo cambiò ancora nome, infatti da Nuvla San Felice si trasformò in San Felice Gladiator (l’obbligo di tenere San Felice a Cancello è dovuto al fatto che la sede sociale può essere modificata dopo due anni, non uno) e non è altro che il titolo attuale con cui sta giocando attualmente il Gladiator. Ora però non c’è più la dicitura San Felice poiché, trascorsi due anni dalla precedente modifica della sede sociale, Massimo Savoia ha provveduto allo spostamento da San Felice a Cancello a Maddaloni ed all’ideazione del nuovo nome ASD Gladiator 1924.

Le vertenze della Nuvla San Felice. Discorso finito? No, c’è ancora una piccola ma dolorosa appendice. Chi ha una memoria solida, può ricordarsi tranquillamente che Lazzaro Luce acquistò il titolo della Nuvla San Felice, nonostante questo avesse una situazione debitoria incerta. Non si sa se Luce già fosse a conoscenza delle varie vertenze in arrivo, fatto sta che nell’aprile del 2013 sul conto del team neroazzurro vennero addebitate pesanti sanzioni economiche da pagare nei confronti di Nunzio Pagano, Carlo Temponi e Rosario Gaglione. Una somma pari a 40.822 euro, comprendenti i rimborsi pattuiti con la precedente dirigenza ma non ricevuti (25.822 Pagano, 7.500 Temponi, 7.500 Gaglione).

La penalizzazione. A questi si andava ad aggiungere anche la vertenza di Andrea Gianluca Piovan, che aveva un conto in sospeso con la Capriatese in quanto non le aveva erogato le mensilità finali pari a 3.000 euro (non riguarda Giugliano, poichè riguarda l’anno prima del suo acquisto con la nascita della Nuvla San Felice). Contenzioso mai risolto che l’anno scorso ha spinto la Commissione Accordi Economici della Lega Nazionale Dilettanti a penalizzare di un punto in classifica il Gladiator, partito con un punto in meno ad inizio campionato. Soluzione cui sarebbero andati incontro nuovamente i neroazzurri, qualora non avessero trovato l’accordo economico con i vari Pagano, Temponi e Gaglione. Debiti pagati che hanno permesso al Gladiator di iscriversi all’attuale campionato di Eccellenza, altrimenti sarebbe stato fallimento per motivi fiscali.


error: Content is protected !!
P