Giovanni Lombardi non è mai banale nelle interviste che concede. Linguaggio semplice ma estremamente chiaro e, soprattutto, diretto. Le cose, insomma, non le manda a dire. Le sue esternazioni dopo il derby con la Juve Stabia lasciarono il segno, anche perché da lì è iniziata la rimonta della Casertana fino al quinto posto in scia alle attuali quattro battistrada che, ad onore del vero, stanno avendo un passo difficile da reggere da parte delle altre squadre. Ma anche in tempi relativamente positivi, il patron rossoblù non ha disdegnato di lanciare delle stoccate, in particolar modo al tecnico Gregucci al quale rimproverava soprattutto quella girandola di soluzioni sempre diverse di partita in partita. Risolto il rapporto con il tecnico di S. Giorgio Ionico, la sconfitta casalinga con il Foggia è stata spunto di nuove riflessioni da parte dello stesso Lombardi con destinatario diretto il nuovo allenatore rossoblù. «Se Campilongo non mette mano alla fase difensiva non andremo molto avanti. In questa categoria il gioco a viso aperto non paga». Frase secca e diretta che secondo il patron rossoblù ha un suo fondamento. In effetti, in Serie C, ma anche le altre categorie professionistiche non sono esenti dal ragionamento, avere una solidità difensiva è il presupposto iniziale per mettere le basi per un campionato di vertice. Sedici gol in quindici partite, di cui dieci nelle ultime otto giornate di campionato, rappresenta un dato non esaltante, soprattutto quando non si dispone di un attacco esplosivo in grado di sopperire. Ovviamente, il discorso scivola su quelle che sono le reali ambizioni della Casertana, tornata nel calcio che conta dopo oltre quattro lustri e che qualcuno suggerirebbe un profilo più basso, finalizzato alla conservazione della categoria. Ma quest’ultimo aspetto, almeno per ora, a Lombardi non interessa.
Alla prossima.
