La Lega Pro è spaccata in due: fallisce miseramente l’assalto alla poltrona di Macalli!



Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli
Il Presidente della Lega Pro Mario Macalli

Avevano invitato tutte le società del girone C di Lega pro. Alla fine non c’era quasi nessuno. Diventa un flop la riunione delle società del centro-sud della Lega pro organizzata dal direttore generale del Savoia, Francesco Maglione, su indicazione dell’asse Ghirelli-Gravina (rispettivamente ex direttore generale della Lega Pro il primo ed eterno sconfitto nelle elezioni a presidente della Lega Pro il secondo).

Si puntava al grande golpe, a dare la spinta decisiva a Gabriele Gravina nella corsa alla presidenza, ma delle venti società invitate ne erano presenti solo tre: Aversa Normanna, Paganese e Savoia. Un vero flop.



Già la scorsa settimana il presidente del Prato, Toccafondi, anch’egli della congiura,  aveva organizzato una riunione invitando le società del girone centrale con la presenza di appena sei società, ma ieri è andata ancora peggio.

A prendere parte alla riunione “carbonara” c’erano i patron di Aversa e Paganese, ovvero Spezzaferri e Trapani, con l’amministratore del Savoia Francesco Maglione, oltre all’ex direttore generale Francesco Ghirelli e alla regia, non proprio occulta, del consigliere federale Gravina vero deus ex machina della “cospirazione”, secondo le prime ricostruzioni.

L’obiettivo del gruppo è quello di portare sullo scanno più alto della Lega pro il consigliere Gabriele Gravina, restituendo a Ghirelli di nuovo la carica di direttore generale.

E’ la dimostrazione che esiste all’interno della Lega Pro un gruppo di dirigenti insoddisfatti che ambisce a posti di potere e che vorrebbe dare l’assalto alle cariche fin dalle prossime assemblee, magari arrivando a una sfiducia agli attuali vertici.

La riunione di ieri si è tenuta ad Aversa, a casa Spezzaferri, ma ci sono stati movimenti preparatori fin dal mattino, quando Raffaele Trapani, presidente della Paganese ha “prelevato” Francesco Maglione. Il direttore generale della società oplontina è salito a bordo della Porche del presidente Trapani da solo in quanto nessuna società si era presentata all’appello alle ore 11 presso l’hotel  “Ferrari” e i due sono volati a casa Spezzaferri.

In questo momento storico, però, nonostante i tentativi di organizzazione, il gruppo appare abbastanza debole, soprattutto in Campania dove appena tre società stanno cercando di ottenere i favori della platea. Mentre è completamente assente nel resto del Sud Italia , trovando terreno fertile solo a Messina dal discusso presidente Lo Monaco.

Alla riunione da Spezzaferri avrebbero partecipato gli scontenti, tra i quali anche Enzo Pastore, presidente del Comitato Regionale della Campania, che non ha ambizioni in Lega pro, per questo l’obiettivo potrebbe essere più a lungo termine. E’ palese, infatti, che in questo momento la Federazione viva una profonda spaccatura tra Nord e Sud a causa delle scelte del nuovo presidente Carlo Tavecchio, che non sono state condivise da Pastore, negli scorsi anni legato all’attuale numero uno della Figc quando era il presidente della Lnd.

Invece, in Lega Pro la posizione di Macalli, attualmente, appare ben solida. Forte delle importanti riforme portate avanti da diversi anni e che potrebbero portare in futuro non lontano la Lega pro ad incrementare fortemente i ricavi a vantaggio delle società virtuose.

Oggi, i principali nemici di Mario Macalli, sono coloro che lo hanno affiancato, ma che puntano a ruoli di potere all’interno della Lega pro, come Gravina e Ghirelli.

L’obiettivo della fronda, infatti, è già prestabilito: Gravina dovrebbe essere il presidente, Ghirelli di nuovo il direttore generale e Raffaele Trapani sarebbe pronto a vestire i panni di consigliere della Lega pro dopo la sconfitta avuta appena pochi mesi fa, quando le società non gli diedero la fiducia come consigliere di Lega, preferendo altri nomi.

La guerra è appena iniziata, ma l’esercito che vuole il posto di Macalli adesso rischia solo di presentarsi sul campo di battaglia come un’armata Brancaleone. Il Nord, con Macalli, è schierato solidamente e la quasi totalità delle società del centro sud o specie quelle che si battono per valori di lealtà e legalità lo seguiranno.

Angelo Cannizzaro

Metropolisweb.it


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