Massimo Savoia, il “Re” dei ricorsi manda in orbita il Gladiator



Massimo Savoia
Massimo Savoia

Oramai la piazza di Santa Maria Capua Vetere si sta abituando ai colpacci messi a segno dal segretario Massimo Savoia. Veri e propri escamotage burocratici che l’esperta figura del calcio casertano sta architettando da due anni a questa parte a favore del Gladiator: storia che ieri ha conosciuto il quarto capitolo con la vittoria a tavolino contro la Puteolana 1909, ufficializzata dal giudice sportivo. Da sempre Savoia ha avuto un certo debole per i ricorsi, riuscendo nell’impresa di ribaltare i punteggi negativi delle proprie squadre sul campo, con la scoperta di posizioni irregolari dei team avversari. Da quando, un anno e mezzo or sono, l’impiegato del Comune di Caserta ha ricevuto l’incarico di responsabile dell’ufficio segreteria dello storico marchio sammaritano, la sua confidenza con i reclami ha raggiunto picchi altissimi. Sette punti in campionato ed una qualificazione anticipata agli ottavi di finale della Coppa Italia sono il bottino fin qui guadagnato da quello che per il nobile cognome che ha, può essere tranquillamente denominato come il “Re” dei ricorsi, in scia alla dinastia reale europea con cui non ha alcun legame di sangue.

Cinque punti in Serie D. Durante la scorsa stagione, nel girone H di Serie D 2013-2014, Savoia ha permesso al Gladiator di ribaltare il pareggio per 1-1 contro il San Severo e la sconfitta per 1-0 contro il Francavilla sul Sinni, grazie al reperimento delle squalifiche mai scontate da Giuseppe Cesareo ed Armando Ricciardi. Cinque punti che però non sono serviti al Gladiator per raggiungere la salvezza nel campionato Interregionale. A dir la verità il Gladiator presentò ricorso anche contro il Real Metapontino per la posizione ritenuta irregolare di Alessandro Caridi, ma in quel caso il Giudice Sportivo diede parere contrario.



Ancora di salvezza del Gladiator. La retrocessione sembrava solo il primo passo di un percorso che avrebbe portato al fallimento del club neroazzurro. Alla fine del Gladiator si è opposto con tutte le sue forze (mentali, fisiche ed economiche) il solo Savoia che si è fatto consegnare in estate le chiavi del commissariamento straordinario da Francesco Stellato ed ha dato nuova linfa al team di Santa Maria Capua Vetere, fissando nella sua agenda come impegni improrogabili il pagamento di alcuni ingenti debiti ed il cambio di destinazione dei soldi rimasti della vecchia fideiussione della Serie D, che sono stati utilizzati per coprire le spese dell’iscrizione in Eccellenza. Ad inizio agosto, con la grande umiltà che lo ha sempre contraddistinto, Savoia ha fatto poi un passo indietro e dalla carica di presidente è ritornato a rivestire quella di segretario.

I successi dell’anno in corso. Nel ruolo che ha sempre amato, la figura di origini molisane ha ripreso il suo lavoro nelle carte sportive e, manco a dirlo, da subito si è trovato a proprio agio. Nella stagione attuale, l’azione in solitaria di Massimo Savoia ha permesso al Gladiator di trasformare dalla sconfitta sul campo per 5-2 alla vittoria per 0-3 a tavolino la gara di andata dei sedicesimi di finale di Coppa Italia contro il San Marco Trotti. Affermazione, ottenuta grazie all’aver scovato l’irregolarità di Carmelo Prisco, che ha regalato il passaggio anticipato agli ottavi di finale, senza passare per il ritorno. Neanche tre giorni da quella rivelazione che il segretario sammaritano ha messo nel mirino anche la Puteolana 1909, rea di aver schierato Daniele Del Giudice e Giovanni Gritti in distinta. Così, ad un mese da quella scoperta, il Comitato Regionale Campano ha accolto il suo reclamo per la sola posizione irregolare di Gritti. Pareggio per 2-2 che si tramuta in un 0-3 a tavolino e che consente al team della famiglia Ongari di salire a 14 punti in classifica, distante appena due lunghezze dalla zona play-off. Questa è solo l’ultima fatica di Massimo Savoia, vero trascinatore di questo Gladiator per le sue rimonte per così dire “regali”.


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