Le pagelle di Juve-Cremona: Gaines ‘abbonato’ al 3, si salva Tommasini



Young in azione contro Cremona (Foto Filauro)
Young in azione contro Cremona (Foto Filauro)

Gaines decisamente il peggiore in campo della Juvecaserta che domenica ha inanellato la quinta figuraccia consecutiva. L’americano sembra un fantasma. male anche Young, Scott e Mordente. Si salvano solo Tommasini e Michelori.

Moore 5: Un primo tempo come al solito. Venti minuti in cui il folletto di Philadelphia non è riuscito a gestire e dettare i tempi della squadra. Ha un sussulto d’orgoglio nella parte finale e nulla più.



Gaines 3: Anche in questo caso l’andamento è lo stesso dall’inizio della stagione: poco attacco e soprattutto poca verve anche in difesa. Poco cambia nel secondo tempo.

Young 4,5: Passa un primo quarto a studiare gli avversari, poi prova da solo a risolvere la situazione, ma non arriva qualche errore di troppo. Nel secondo tempo il suo atteggiamento non è certo stato da All Star.

Howell 5: Parte con determinazione, prova a prendersi qualche responsabilità, ma insieme a quest’ultime, anche dei passaggi a vuoto che portano canestri avversari. Alla fine lo salvano solo i numeri.

Scott 4: Ancora una volta non riesce ad essere nel primo tempo quello della passata stagione. Prova a scuotersi con qualche rimbalzo alla sua maniera, ma in attacco sbaglia tanto. Non migliora successivamente.

Mordente 4: Il capitano entra ed esce dal campo per provare a dare una scossa, che non arriva nemmeno nel secondo tempo.

Michelori 6,5: Il cuore e l’ardore non gli mancano. Mette qualche punto, l’unico a provare ad accelerare. Tra i migliori nonostante i non tanti minuti giocati.

Tommasini 6,5: Uno dei pochi in fiducia in campo. Quando può stare nello spot di ‘2’ fa molto meglio usando il fisico contro Vitali. Gli manca solo il canestro.

Sergio sv: Entra nella prima parte di gara, gioca qualche minuti poi torna in panchina a guardare i compagni.

Molin 5,5: Nel provare a dare una scossa si perde in qualche cambio di troppo. Difficile provare a giudicare l’operato di un uomo che nello smuovere le acque non riesce mai ad ottenere il risultato sperato dai suoi uomini.


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