Sabrina Natale al Ruggi Salerno



Sabrina Natale (Foto Vastano)
Sabrina Natale (Foto Vastano)

La notizia era nell’aria e l’ufficialità è arrivata solo nella prima giornata di ieri: Sabrina Natale giocherà l’anno prossimo con la Unipol Ruggi Salerno, in B regionale. E’ la conseguenza delle solite estati casertane che, quasi come “I pastori” di D’Annunzio vedono le principali giocatrici del territorio emigrare e iniziare a ogni settembre una nuova avventura. La scomparsa del Family e la scelta del Centro Diana di ripartire dalla C regionale hanno imposto questa situazione, un peccato per Caserta. L’approdo in casa Ruggi, però, dopo la brillante stagione in A3 a Casagiove, è per la Natale un nuovo punto di partenza ulteriore, non certo uno step back. Se cala la categoria, forse se ne guadagna in competitività, perchè la prossima B campana si preannuncia come una polveriera improntata verso un campionato di vertice. Marigliano e Scafati hanno allestito delle corazzate, assieme appunto a Salerno per provare a fare un campionato di vertice. Dato da non trascurare è che la riforma dei campionati del prossimo anno, porterà quest’anno a giocarsi un posto in una A2 allargata e che sarà qualcosa di mai visto prima per talento e competitività. Per la Natale, guardia-ala classe ’94, questo può essere un anno cruciale per la sua maturazione cestistica. L’anno passato a Casagiove ha confermato prima di tutto la sua duttilità tattica regalando a coach Vinciguerra la possibilità di schierarla non solo da numero 3, ma anche come ala forte o, in caso di emergenza pivot, rispondendo alla grande. Se del mordente difensivo e della innata capacità di calamitare rimbalzi si sa già e molto, quello che forse sfugge all’attenzione è la sua capacità di contribuire col lavoro individuale al gioco di squadra. Sembrerebbe un paradosso ma i dati parlano chiaro. Guardando le statistiche, nella voce (tutta propria del basket femminile) denominata a+dP (somma algebrica di assist e palle perse/recuperate) la giocatrice cresciuta con le giocate di Betty Lennox vive negli occhi, raggiunge un dato che, per ruolo, caratteristiche fisico/tecniche e medie è il migliore di tutta la A3 e se la giocherebbe con molte delle principali giocatrici in A2. La Natale dunque contribuisce con la sua crescita individuale a quella del gioco di squadra e quest’anno, trovandosi come compagne un play di grande livello come Valisena, una batteria di esterne come Alfinito e Moscariello, nonchè due lunghe come Di Concilio e Fereoli, che possono garantire sicurezza ma soprattutto esperienza, per il Ruggi di coach Pignata potrebbe essere l’anno buono per garantire alla solita imprevedibilità della squadra salernitana anche quella concretezza e continuità di rendimento che può essere un fattore in un campionato tanto equilibrato. Tante le “casertane” sulla strada che porta la A2, con menzione speciale per la Marigliano di coach Caruso, che ha nelle sue file Margio e Minadeo, colonne del Gymnasium che fu, e Scafati, che ha creato un roster molto competitivo e in cui milita Flaminia De Luca, l’anno passato compagna di squadra della Natale al Casagiove.




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