Basket over 45: quattro ex bianconeri campioni d’Europa



L'Italia campione d'Europa over 45
L’Italia campione d’Europa over 45

Domenica d’oro per il basket italiano over 45. Agli Europei di Ostrava gli azzurri di Alberto Bucci sono saliti sul gradino più alto del podio superando  81-58 la Russia. Nel roster anche quattro cestisti della Juvecaserta: Capone, Delli Carri,  Longobardi e Dalla Libera. Bronzo per gli over 50 che avevano in formazione un’altra vecchia conoscenza dei tifosi casertani ovvero Marco Solfrini (22 punti). Nulla da fare invece per gli over 40 sconfitti nella finalina per il terzo e quarto posto dalla Serbia. Non sono bastati i venti punti di Christian Mayer, che in due occasioni vestì i colori bianconeri. Ecco gli articoli nel dettaglio.

Oro doveva essere, ed oro è stato. Un torneo dominato in lungo e in largo dagli uomini di Bucci, che hanno sudato freddo (e rischiato la sconfitta) solamente contro i connazionali dell’Italia B in semifinale, in una gara inizialmente comandata dalla “A” e poi tornata sui binari dell’equilibrio. In finale contro la Russia invece c’è stata pochissima storia: il solo Rijskyn, tiratore semplicemente strepitoso, non ha potuto impensierire più di tanto Corvo e soci, che hanno dimostrato nei dieci giorni ad Ostrava di essere superiori a chiunque prima di tutto per gioco, altruismo e dedizione, dopodichè anche per talento. Potrebbero sembrare parole vuote dettate dalla semplice vittoria, ma basterebbe la visione di una sola partita per rendersi conto che invece corrispondono a realtà. Anche questa finale non ha fatto eccezione: cinque uomini in doppia cifra (Esposito, Corvo, Longobardi, Dalla Libera e Capone), uno a quota nove (Delli Carri) e tutti i giocatori a disposizione sono scesi in campo per minuti veri. Una squadra che ha spezzato le difese avversarie prima di tutto con una ricerca costante del contropiede e dell’uomo libero. Un esempio (come del resto anche le “sorelle” Over 40 e Over 50) da portare ai più piccoli come insegnamento. Vedere uno come Capone (49 anni, quindi uno dei “vecchi” della categoria) lanciarsi per rubare un pallone a quaranta secondi dalla fine sopra di venti punti dice tanto dello spirito con cui sono costruite queste nazionali.
Italia – Russia 81-58



Italia: C. Capone 12, Desiati, Delli Carri 9, Fastigi 1, Longobardi 13, Corvo 15, Dalla Libera 12, Venturi 4, Esposito 15, Celenza. All. Bucci

OVER 50 – La delusione per la sconfitta contro la Russia in semifinale brucia ancora un po’, soprattutto sapendo che si trattava della finale anticipata (la Russia ha infatti vinto di 16 contro la Slovenia in finale) e che gli avversari erano probabilmente inferiori. Nonostante questo però Solfrini e compagni non si sono demoralizzati e non hanno perso concentrazione ed hanno avuto ragione di una Lituania arrembante nei primi minuti ma poi calata inesorabilmente alla distanza. Il talento sotto canestro di Solfrini (22 alla fine) e la pericolosità dalla lunga distanza dei soliti Bullara (16) e Tirel (22) ha messo la parola fine alla contesa, regalando una medaglia di bronzo che forse non rappresenta quello che ci saremmo aspettati da calibri come Carera ed i già citati, ma che rappresenta comunque un risultato più che apprezzabile, anche alla luce del fatto che si tratta di un roster composto da molti Over 55.

 

Italia – Lituania 71-52

Italia: Giordano 2, Trotti 9, Mentasti 2, Bullara 12, Bonito, Tirel 22, Tortù 4, Solfrini 22, Carera, Ponzoni 8, Cefis. All. Anzini

 

OVER 40 – si chiude senza una medaglia l’avventura della Over 40, che esce sconfitta contro una temibilissima

Serbia. Fin dall’inizio dell’avventura la Over 40 sapeva che avrebbe dovuto affrontare formazioni di alto livello, e così è stato: la Lituania nel girone, l’Ucraina in semifinale (poi laureatasi campione battendo in finale proprio i lituani) e la Serbia per il terzo posto. Tre avversarie diverse tra loro ma in ugual modo pericolose: l’Italia se l’è giocata con tutte (cedendo nel punteggio solo contro l’Ucraina, dopo aver comandato per venti minuti) dimostrando di essere allo stesso livello, se non fisico quantomeno assoluto, a nazionali che potevano schierare, per esempio, calibri come Milenko Topic, ex Milano, Siena e vincitore di diverse medaglie con la propria nazionale quando era in attività. Tutto questo non è bastato per portare a casa una medaglia, ma la consapevolezza del proprio valore rimane intatta.

 

Italia – Serbia 81-84

Italia: Corvino 19, Donati 11, Bernardelli 1, Zudetich 15, Gaiotti 7, Brigo 7, Ruini, Mayer 20, Solaini, Grappasonni 1. All. Marinucci

 

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