Gladiator, presentata la richiesta di cambio di sede e denominazione



Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)
Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)

Il Gladiator è ancora in attesa di conoscere il proprio staff societario. La settimana che sta per volgere al termine sembrava quella giusta per apprendere le identità dei nuovi protagonisti del sistema calcio sammaritano. Purtroppo per i tifosi però, ci sarà ancora da attendere, in quanto intoppi di natura decisionale hanno posticipato l’apertura del sipario. Come anticipato dal commissario straordinario Massimo Savoia ad inizio settimana, sono diverse le figure che sono pronte ad entrare nel sodalizio sammaritano, ma ancora non si è fatta luce su quali siano gli incarichi da rivestire. Problematiche che necessitano di qualche giorno in più di tempo per essere risolte, ragion per cui nella settimana conclusiva di giugno verranno svelati i nomi del nuovo organigramma.

Quando verrà alzato il sipario? Questo inatteso stand-by obbliga il Gladiator a “festeggiare” il quarto mese di commissariamento straordinario. Una fase interlocutoria che fu escogitata a febbraio, al fine di attenuare le pressioni della Lega Nazionale Dilettanti. In seguito alle dimissioni dell’indimenticato, negativamente parlando, Vincenzo Vito, il team neroazzurro si trovò improvvisamente privo di un successore, così onde evitare di ricevere nuove sanzioni, i vari soci presenti nell’organigramma (Iadicicco, Ruffo, Tecchia e Moronese) accettarono la proposta, indicata da Savoia e dai collaboratori, del commissariamento straordinario come fase di transizione con una nuova società. Da parte di tutti coloro che all’epoca, quattro mesi fa, gironzolavano intorno al Gladiator, fu scelto Francesco Stellato come traghettatore. Ma l’investitura dell’ex bandiera neroazzurra non si è rivelata positiva, in quanto egli non è riuscito nell’intento di risolvere i problemi economici ed evitare la retrocessione sul campo. Dunque, dal 6 giugno, il suo posto è stato preso in custodia da Massimo Savoia. In appena due settimane, l’esperto di burocrazia sportiva si è dato un gran da fare per dare un nuovo volto al club di cui si è affezionato.



Cambio di sede e denominazione sociale. Nel frattempo che venga svelato il nuovo staff, Savoia si è già recato a via Strettola Sant’Anna alle Paludi a Napoli, sede del comitato regionale campano della FIGC, per presentare la richiesta del cambio di denominazione e sede sociale, la cui data di scadenza è prevista per martedì 24 giugno. Dopo un’attenta verifica, egli ha indicato “ASD Gladiator 1924” come nuova dicitura dello storico sodalizio sammaritano, mentre a Maddaloni dovrebbe essere spostata la sede sociale, lasciando così San Felice a Cancello. L’ex segretario della Virtus Carano e del Capua sta riformulando quello stesso incartamento che fu presentato la scorsa estate (ovviamente con nomi e sedi diverse), che però fu rifiutato allora poiché non era ancora trascorso il periodo di due anni, rispetto alle precedenti modifiche. Erano infatti passati solo 365 giorni dal 5 luglio 2012 quando, grazie all’acquisto del titolo da parte di Lazzaro Luce, la Nuvla San Felice diventò San Felice Gladiator, mentre la sede passò da Nola a San Felice a Cancello che sono paesi confinanti). Solo con il passare del tempo e con la viva speranza che questo titolo continui a vivere, la sede tornerà ad essere Santa Maria Capua Vetere. Come descritto nel Regolamento del Gioco del Calcio infatti, ogni due anni si può eseguire una modifica della ubicazione, esclusivamente però passando per Comuni confinanti. Quindi per abbreviare i tempi, tra due anni si verterà su Marcianise, unica località confinante sia con Maddaloni che con la città del Foro, in maniera tale che nel 2018 il Gladiator, alla vetusta età di 94 anni, ritornerà a dormire sonni tranquilli nella sua terra d’origine.


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