I punti cardine della nuova Juve



La Juve riparte da loro
La Juve riparte da loro

La prima notizia ufficiale con tanto di nota, dopo quella arrivata al termine del Consiglio di Amministrazione di qualche settimana fa e che aveva dato il via libera, in modo altrettanto ufficiale, al completamento delle trattative che avrebbero portato all’ombra della Reggia, per un anno ancora Ronald Moore e dopo un periodo troppo lungo Enzo Esposito. Quale la materia dell’ufficialità? Ovviamente quella che mette in riga e da ragion d’essere a tutti i discorsi che sono stati fatti fino a questo momento e riguardanti il prossimo mercato bianconero: l’iscrizione al campionato. Tutto effettuato, tutta la documentazione è stata presentata e quindi la prima vera incombenza per la prossima stagione è stata espletata ed anche in netto anticipo. Insomma i tempi dovevano essere più rosei e di giorno in giorno la tonalità di quest’ultimo continua ad essere sempre più chiaro, sempre più splendente cosi come avevano promesso il duo formato da Iavazzi e Barbagallo quando hanno deciso di stringersi la mano ed insieme di correre verso un progetto che avrebbe ridato luce al basket casertano partendo dalla base e da quelle preoccupazioni che negli anni scorsi avevano sempre fatto sudare le classiche sette camice agli aficionados prima di sapere se effettivamente il lato economico della società avrebbe permesso alla stessa di ripresentarsi ai nastri di partenza alla stagione successiva. Ed allora la nota stampa di ieri si aggiunge alle altre indicazioni che non fanno altro che abbassare le temperature di un’estate che si presenterà calda, come ovvio che sia per una società professionistica che deve guardare al mercato, ma non certo caldissima come quella scorsa o torrido dove si faceva praticamente fatica  respirare degli anni addietro. Senza contare che tutto questo rappresenta una ulteriore dimostrazione di ‘sana e robusta costituzione’ di una società che in un anno ha praticamente messo da parte ed eliminato i problemi che l’aveva attanagliato in passato. Una dimostrazione che va dritta nei confronti di chi, forse, ha sempre dubitato di questo lato e lo ha usato in passato come una sorta di scudo per evitare di iniziare anche una sorta di trattativa per possibili partnership. Scudi che sono stati abbassati a forza di dimostrazioni, numeri e soprattutto fatti, da parte della dirigenza bianconera che ora non solo trova porte aperte, ma anche orecchie pronte ad ascoltare cosa hanno da dire, ma in primo luogo da proporre. Sponsor o partecipazioni sociali, fa poca differenza, cosi come ha avuto modo di dire lo stesso presidente Carlo Barbagallo nei giorni scorsi a tante interviste. Quello che importa è la partecipazione è la presenza di partner che possano dare una mano ad un progetto che rappresenta in maniera efficace e positiva il nome della città della Reggia. Ma conti e sacrifici economici a parte, per rendere tutto questo possibile è servito anche l’aiuto del campo, l’aiuto di chi scendeva sul parquet domenica dopo domenica e difendeva l’onore della maglia e della città. Una truppa riconfermata in tante sue parti e con già delle aggiunte, ma anche degli addii. Quello che ha fatto solo il giro del web, nella giornata di mercoledì riguarda l’addio di Sergio Luise dopo otto anni di Juvecaserta tra giovanili e prima squadra. Un addio che lascia sempre più la porta aperta verso quella conferma ufficiale e quindi con tanto di nota della società, dell’arrivo all’interno dello staff tecnico guidato da coach Lele Molin, di Enzo Esposito, con El Diablo già in maglietta e pantaloncini e pronto a fare allenamenti all’interno di quelle mura che lo hanno consacrato insieme a tutta Caserta, nell’Olimpo del basket tricolore.




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