All’Hirpinia Cup quattordici medaglie per il Taekwondo Caserta



Tre piccoli atleti del Taekwondo Caserta
Tre piccoli atleti del Taekwondo Caserta

La sesta edizione dell’Hirpinia Cup svoltasi nella splendida cornice del pala Del Mauro di Avellino ha visto la partecipazione di oltre 40 società di taekwondo provenienti da tutta la Campania, alcune dal Lazio, dalla Calabria e dalla Puglia. Circa 360 piccoli atleti dai 10 ai 14 anni si sono dati battaglia con grande tecnica con la stessa voglia e intensità degli atleti più grandi ed esperti. 15 i giovanissimi del Taekwondo Caserta guidati dal maestro Fusco e dell’allenatore Ester Sole che hanno dimostrato il loro valore contro avversari molto ben preparati e particolarmente agguerriti. 14 i podi conquistati dai casertani con 3 ori, 3 argenti e 8 bronzi, bottino che sarebbe stato molto più importante se qualche svista arbitrale non avesse penalizzato eccessivamente i ragazzi del centro sportivo Easyfitness. Il primo oro veniva da Teresa Giuseppino della sede di Camigliano “Alex club” al suo esordio in gara e vincitrice al golden point dopo un incontro finito sul 3-3. Le altre 2 medaglie d’oro erano dei fratelli Raffaele e Giuseppe Guida che si affermavano con qualche difficoltà di troppo; sicuramente evitabile se entrambi avessero combattuto senza farsi prendere dall’emozione. Raffaele infatti si liberava facilmente ai quarti dell’avversario per 7-2; la semifinale, più sofferta, finiva 5-2 per il nostro, mentre per la finale serviva il golden point dopo un rocambolesco recupero a 15 secondi dalla fine sul punteggio di 0-3. Giuseppe invece, sempre in vantaggio sia in semifinale che in finale, si faceva quasi raggiungere vincendo gli incontri rispettivamente di due e un punto. Secondo posto e medaglia d’argento per Luigi Giuseppino, fratello di Teresa, sconfitto in finale; per Morgan Milone che superava quarti e semifinale con grande tranquillità, ma, già debilitato da allergia e antistaminici, non riusciva a tener testa a un pur bravo avversario. Discorso a parte va fatto per l’argento di Aurora Lino che superava la semifinale in scioltezza col punteggio di 14-2 prima del limite e si ritrovava in finale la sua rivale ormai storica, atleta laziale ben conosciuta per le sue tecniche poco pulite, per usare un eufemismo. La stessa aveva già battuto Tiziana Castello in semifinale utilizzando le sue solite scorrettezze. In finale la storia non cambiava. Nonostante le ripetute ammonizioni e i numerosi avvertimenti da parte dell’arbitro centrale nonché le proteste degli spettatori la laziale continuava a calciare basso, senza riuscire tuttavia a mettere punti. A fine secondo round sul 2-0 per Aurora gli arbitri non assegnavano alla casertana un calcio al viso netto che le avrebbe consentito di allungare sul 5-0. Vedevano viceversa, a inizio terzo round, un calcio al viso inesistente dell’avversaria che la faceva passare in vantaggio per 3-2. Il punteggio arrivava sul 4-2 e l’incontro, ultimo della giornata, terminava tra i fischi del pubblico per la laziale che sicuramente per il suo comportamento non è tra le atlete più amate. La medaglia di bronzo andava a Tiziana Castello, che come detto, in semifinale si imbatteva nell’atleta laziale la quale, sotto per 4-2, iniziava la sua tattica fatta di azioni poco sportive e riusciva alla fine ad avere la meglio. Bronzo anche per Francesco Barattiero, che superava bene i quarti, ma in semifinale un avversario ostico gli dava filo da torcere. A pochi secondi dalla fine gli arbitri non si sentivano di ammonirlo per una scorrettezza palese che avrebbe dato la vittoria al nostro. Terzo posto per Martina Heluani che batteva 8-0 ai quarti l’atleta salernitana, ma si arrendeva per un punto, anche questo quantomeno discutibile, dopo un combattimento testa a testa contro la ragazza pugliese in semifinale. Gli altri bronzi erano di Giuseppe Palazzo, Rosario Picozzi, Fabio Rotoloni, Francesco Gentile e Lucia Martina Mauriello, tutti sconfitti in semifinale. Ottima comunque la prova dei giovani campioni casertani che, per solo una medaglia d’oro, persa non per demerito, sarebbero saliti sul podio per società con maggior numero di medaglie. 




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