Gladiator in autogestione: così la trasparenza è assicurata



Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)
Massimo Savoia (foto Domenico Vastante)

L’affermazione calcistica ha prevalso per una domenica su quelli che sono i problemi esterni del Gladiator. La società neroazzurra ha palesato la propria volontà di tenere fuori dall’ambiente quella mala gestione che si era instaurata da diversi mesi a questa parte all’ombra dell’Anfiteatro. In seguito all’inibizione del commissario straordinario Francesco Stellato, il Gladiator vive un momento di vera e propria autogestione. Non essendoci dirigenti, è l’addetto stampa Daniele Luongo che assume il ruolo di responsabile firmatario di tutti i documenti inerenti il club della città del Foro. Ovviamente il segretario Massimo Savoia veglia sulle sue decisioni ed è il candidato numero uno ad entrare nel caso in cui Francesco Stellato si decida a sottoscrivere le dimissioni (incarico che Salvatore Martino non può vestire poiché è già presidente della Real Martinese).

Autonomia. Ed è lo stesso Luongo che ha accettato senza riserve la proposta dei tifosi neroazzurri, in merito al contributo di euro 2,50 da destinare all’estrazione di una bicicletta (biglietto vincente numero 143) ed ad un sostegno concreto nei confronti della squadra. A conteggio fatto da Luongo e Savoia, sono stati raccolti 650 euro, che sono serviti per tagliare l’erba e tracciare il campo, pagare il pranzo alla squadra, pagare la bolletta Telecom, elargire un acconto al magazzino ed infine sono avanzati soldi utili per la trasferta di Vico Equense. A dimostrazione che non servono per forza “vecchi volponi” per garantire la sopravvivenza al Gladiator.




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