Il San Michele fa il suo dovere, Taranto battuto



Desiato del San Michele
Desiato del San Michele

Non commette passi falsi il Gruppo Ventrone Maddaloni, che ha la meglio del Taranto anche se gli ospiti ha avuto sicuramente un approccio di gara migliore. Dopotutto, i tarantini, alla loro ultima partita della stagione regolare (l’ultimo turno riposeranno), avevano l’unico obiettivo di espugnare il Pala Angioni-Caliendo. L’impresa è naufragata mestamente sotto i colpi dei biancazzurri nel secondo tempo. La gara ha inizio con una buona partenza dei viandanti, molto più concreti rispetto ai padroni di casa. Il punteggio è però in sostanziale equilibrio, e dopo 3′ di gioco si è sul 8 pari. Il Taranto influisce molto sul match dei calatini, con una difesa solida che concede davvero pochi spazi. Tutto sommato però, i ragazzi di coach Massimo Massaro trovano un paio di bombe importanti, che rilanciano il Maddaloni sul 18-16 al 7′ dopo aver inseguito per svariati minuti. I tarantini riescono a conquistare qualche buon rimbalzo offensivo, dai quali nascono i canestri su seconda chance che li portano a chiudere in vantaggio la prima frazione. Il secondo quarto non si discosta molto dai ritmi dei primi dieci minuti. Il Taranto è abituato a rendere le gare molto lente, attaccando con razionalità senza mai premere il piede sull’acceleratore. Ed è così che raggiungono addirittura gli otto punti di vantaggio (21-29 all’8′) che costringono la panchina rivale a chiamare un timeout. Il divario resta quasi lo stesso per il resto dei minuti, in virtù soprattutto del fatto che i maddalonesi vengono costretti a perdere tanti palloni dalla difesa jonica. Ma quello che fa la differenza, è che i biancazzurri non riescono a sciogliersi, troppo contratti e tesi per la posta in palio. Il Taranto allora è bravo ad approfittarne, e a costruire il proprio vantaggio sugli errori dei rivali. Al rientro dagli spogliatoi la musica non sembra cambiare, visto che dopo la prima parte della terza frazione sono ancora sette i punti che dividono le due formazioni (45-52). Al Maddaloni sostanzialmente mancava la spinta giusta, quella azione che avrebbe fatto accendere Salvatore Desiato e compagni. E di lì a poco questa scintilla si sarebbe accesa. In men che non si dica, il gap era stato del tutto ricucito, e soprattutto sfruttando la stanchezza dei tarantini, il Maddaloni ha anche messo la freccia allungando sul più sette al termine del terzo quarto. L’ultimo periodo di gioco, è un susseguirsi di emozioni soltanto a favore dei padroni di casa, che finalmente distesi dal punto di vista mentale, hanno dato sfogo a tutta l’energia che tenevano in corpo. Il Maddaloni ha praticamente capovolgo il piano gara, facendo esattamente quello che maggiormente mette k.o. il Taranto: difesa stretta e che fa nascere dai recuperi rapidi e chirurgici contropiedi. E quando parte la 4×100 biancazzurra, son dolori per qualsiasi avversario. Il Taranto cade sotto i colpi degli avversari senza nemmeno cercare di reagire, e quando si giunge addirittura sul punteggio di 77-57 al 35′, coach Leale preferisce chiamare un minuto di sospensione per fermare questa emorragia, che ormai i danni li ha già procurati, e pure nettamente. La partita in pratica non racconta nulla più, se non fosse per l’ingresso in campo degli under Mastropietro e Pratillo, con il primo che manda a bersaglio anche una tripla dall’angolo.

Gruppo Ventrone Maddaloni- Cus Jonico Taranto 87-70



Maddaloni: Pratillo, Piscitelli 6, Mastropietro 3, Moccia 8, Desiato 18, Loncarevic 8, Garofalo 8, Rusciano 10, Greco 12, Chiavazzo 14, All. Massaro.

Taranto: Bisanti, Leoncavallo 3, Fanelli 6, Moliterni 24, Giuffrè 9, Valentini 16, Salerno 3, Pannella n.e., Sarli 9, Marzulli n.e., All. Leale.

Parziali: 18-22; 35-42, 61-52

Arbitri: Ivan Cordone di Vigevano (PV) e Mirko Moreno Di Franco di Siziano (PV)


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