Casertana promossa, riecco la ‘regola’ del Pinto



Il popolo rossoblù festeggia il ritorno in serie C (Foto Giuseppe Melone)
Il popolo rossoblù festeggia il ritorno in serie C (Foto Giuseppe Melone)

Cosenza, Monopoli, Ferentino e Melfi. Quattro squadre, quattro avversarie, ma un unico comune denominatore. Sono entrate a far parte della storia della Casertana. Vincere e festeggiare davanti i propri tifosi è la cosa più bella. E forse era scritto che la storia si sarebbe dovuta ripetere anche questa volta. Il 14 giugno 1970 Fazzi, Minto e Cominato stendono il Cosenza, due punti alla Casertana che mantiene altrettante lunghezze di vantaggio sul Brindisi. Arriva la prima storica promozione in serie B. A distanza di ventuno anni, sofferenze e delusioni, stesso scenario. Il Pinto è una polveriera, non c’è posto neppure per uno spillo. E’ il 9 giugno 1991, caldo afoso, ma non per i 15000 di Via Medaglie d’Oro che già due ore prima hanno gremito le tribune. Il Monopoli è la vittima predestinata. 3-0 ai pugliesi e con il Casarano ko a Perugia la serie B è in tasca. In città si festeggerà per settimane…Cinque anni dopo l’entusiasmo non è come quello di una volta, ma il tifo risponde presente. 21 aprile 1996: c’è da ottenere la promozione matematica in C2. Basta un punto contro il Ferentino, la Puteolana cade a Campobasso e può essere stappato lo champagne. Sarà l’ultimo ritorno in un campionato professionistico fino ad oggi. Il Melfi, così come le altre avversarie affrontate nella decisiva gara del Pinto, non ha opposto grande resistenza. Nessuna eccezione: anche stavolta la regola è stata confermata. 




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