Ugolotti pensa ad alternative tattiche: “Dobbiamo ritrovare brillantezza”



Ugolotti e il suo vice Andreozzi pensano a variazioni tattiche (Foto Giuseppe Melone)
Ugolotti e il suo vice Andreozzi pensano a variazioni tattiche (Foto Giuseppe Melone)

Partirà sabato mattina alla volta della Sicilia la Casertana. Una trasferta lunga a cui non parteciperanno Baclet e Rinaldi. I due anche oggi erano assenti (il francese ha assistito in borghese a parte dell’amichevole contro la Berretti) e non verranno convocati. Per il resto nessun problema per il mister che pensa a varizioni del solito 4-3-3. «Stiamo valutando diversi moduli – ha detto nel dopo gara Ugolotti – adattandoci a quello dell’avversario. Abbiamo provato con due punte e un trequartista irrobustendo il centrocampo. Anche domenica contro l’Arzanese abbiamo cambiato in corsa e siamo riusciti a pareggiare. In questo finale di campionato apporteremo novità sperando di tornare a raccogliere punti. I ragazzi stanno bene, devono trovare, se non le avessero, le giuste motivazioni perché sarebbe un peccato sprecare tanti mesi di sacrifici. A me non piace finire nell’anonimato, vogliamo e possiamo ancora essere protagonisti. E’ solo una questione di testa, mentalità, di concentrazione. La squadra fisicamente c’è e anche domenica a Messina daremo il massimo. Poi se loro saranno più bravi gli stringeremo la mano. Nel calcio non sempre si è superiori, bisogna anche fare i conti con l’avversario». I peloritani sono senza dubbio la peggiore squadra da affrontare in questo momento. Ugolotti e il suo staff stanno studiando una strategia per provare a rallentare l’ascesa giallorossa: «Hanno cambiato molto inserendo Pepe e D’Aiello in difesa, hanno recuperato Maiorano, è arrivato Bernardo, è cresciuto molto Costa Ferreira, Corona nonostante l’età fa sempre la differenza in avanti e i risultati si vedono. Messina è un po’ come Caserta: merita altri palcoscenici e ci sta riuscendo. Di fronte troveremo una squadra che nelle ultime giornate ha dimostrato di stare bene. Giocano con un 3-5-2 che solitamente soffriamo, bravi a pressare molto alto. Non dovremo avere paura ad andarli a prendere molto alti. Guai ad abbassarci troppo e farci schiacciare. E ovviamente concretizzare eventuali palle gol. Corsa, coraggio e tanto sacrificio, ecco come attaccarli. Mi rendo conto che in questo momento chiedere tanto alla squadra non è semplice, però lo dobbiamo fare. Non è pensabile che un mese fa avevamo 47 punti e ora ne abbiamo 50. Possiamo fare molto meglio e dare di più. Al di là della posizione in classifica, la stanchezza c’è, ma con un ultimo sforzo riusciremo a chiudere degnamente questa grande stagione».




error: Content is protected !!
P