Tutto, ma proprio tutto, sul big match Sessana-Hermes Casagiove



La formazione della Sessana
Sessana (foto Mario Fantaccione)

Scontro tra titani al “Nuovo Comunale” di San Castrese tra la Sessana e l’Hermes Casagiove. Domani pomeriggio alle 15 si confrontano due tra le più competitive formazioni del girone A di Promozione, posizionate rispettivamente al secondo e terzo posto. Nelle vesti di principali inseguitrici della capolista Ortese, l’Hermes della famiglia Corsale dispone di due punti in più rispetto al team aurunco del presidente Isidoro Vrola. Un ruolo di vicecapolista, conquistato dai giallorossi la scorsa giornata, grazie all’inattesa debacle della Sessana nel derby di Cellole. Tre punti importantissimi in palio, considerando che l’Ortese non giocherà sul velluto allo “Sporting Club” di Nola.

Duello ai punti. 55 sono i punti dell’Hermes Casagiove, frutto di 17 vittorie, 4 pareggi e 4 vittorie. Due lunghezze sotto (53 punti) la Sessana che, a differenza dei casagiovesi, ha ottenuto una vittoria in meno ed un pareggio in più. I casagiovesi hanno ottenuto la maggior parte delle vittorie in casa (11 su 13 incontri, causa la sconfitta con l’Ortese ed il pareggio con il Real San Felice, così da totalizzare 34 punti casalinghi), mentre la Sessana ha vinto di meno (9 su 12 incontri, per 30 punti in casa), ma non ha mai perso tra le mura amiche del “Nuovo Comunale” di San Castrese. Dato che viene stravolto in trasferta con l’Hermes conquistatrice di soli 21 punti (6 trionfi, 3 pareggi e 3 sconfitte), superata di due lunghezze dalla Sessana (23 punti, frutto di 7 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte).



Reti segnate e subite. 44 sono le reti siglate da Papa & soci in 25 turni: decisamente meglio la Sessana che ha realizzato 51 goal (miglior reparto avanzato del raggruppamento dietro la premiata ditta del Sant’Arpino con 52 reti). L’Hermes si rifà alla grande nel computo dei goal subiti, 19 rispetto ai 26 dei sessani che però sono distanti dai soli 14 goal subiti dall’Ortese.

L'Hermes Casagiove (foto Domenico Vastante)
L’Hermes Casagiove (foto Domenico Vastante)

Marcatori. Fatta eccezione per i 17 goal concretizzati da Vincenzo Russo, la famiglia Corsale può contare su una vera e propria comitiva del goal, con 12 atleti che hanno timbrato il cartellino almeno una volta ma non si sono mai ripetuti oltre 5 volte (Raffaele Papa). Al contrario mister Mennillo non può contare su un goleador solitario, bensì su tre atleti che hanno il goal nel sangue. Mario Brancaccio con 11 reti, Enrico Marraffino e GianMario Palumbo con 10, anche se a quest’ultimo vanno aggiunti i 4 sigilli messi a segno con la maglia del Vitulazio fino a dicembre. Non bisogna poi dimenticare le 7 marcature di Bernardo Caterino in 8 gare, prima che un infortunio ponesse fine alla sua stagione, fino a quel momento perfetta. 10 comunque sono i giocatori andati a segno per la Sessana.

Striscia positiva. Il sigillo al 41° del primo tempo di Francesco Ruberto ha interrotto una striscia positiva di 8 vittorie consecutive, contando anche l’affermazione casalinga nel recupero di mercoledì sulla Boys Caserta Academy. Quattro invece sono i risultati utili consecutivi per l’Hermes che, in seguito al tonfo interno con l’Ortese, ha pareggiato a Teano ed ha vinto contro Villa Literno, San Vitaliano e Sporting Nola.

Assenze. Il tecnico locale Salvatore Mennillo, molto probabilmente, non potrà contare sull’under infortunato Di Lorenzo (oltre che sull’indisponibile di lunga data Caterino, mentre il trainer di Casagiove Vincenzo Casaccio deve fare a meno degli squalificati Papa e Iannitti.  

Schema tattico. Modulo speculare per entrambi gli allenatori, i quali venerano il 4-3-3 come proprio marchio di fabbrica. Solo il risultato finale decreterà il trio più decisivo tra i due. Brancaccio-Marraffino-Palumbo contro Russo-Capobianco-Monaco. Attualmente il primo prevale sul secondo con 31 marcature locali contro le 21 ospiti.  

Andata. Nel confronto del 23 novembre al “Comunale” di Piazza d’Armi, i padroni di casa dell’Hermes Casagiove s’aggiudicarono l’andata con il punteggio di 2-0, grazie alle reti di Benito Izzo al 44° e Vincenzo Russo al 79°. Un match, caratterizzato dalla brutta prestazione degli aurunci allora guidati da Achille Tarantino che in pratica sbagliò tattica di gioco, concedendo vittoria e tre punti ai rivali per la scelta di puntare su un modulo alquanto difensivo. Una sconfitta che non andò giù al presidente Isidoro Vrola il quale, qualche settimana dopo, esonerò l’ex trainer della Sanità e del Real San Felice a Cancello.


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