Casertana-Teramo, un doppio motivo per vincere



Mister Vivarini
Mister Vivarini

Domenica big-match al Pinto, i falchetti affrontano il Teramo, capolista insieme ai rossoblù. I falchetti hanno l’occasione di prendere, come si suol dire “due piccioni con una fava”. In primis c’è da riscattarsi dalle due sconfitte subite, e in caso di vittoria ci si riprende la vetta in solitaria e soprattutto si distacca una diretta concorrente per il primo posto. Gli abruzzesi però, anche loro sono in cerca di riscatto e arrivano dalla cocente sconfitta interna subita ad opera del Melfi. Inoltre, sfida nella sfida, da un lato, il miglior attacco del campionato con 40 gol fatti dal Teramo e dall’ altro, la seconda miglior difesa del torneo, quella dei falchetti con 20 gol subiti. Il cammino degli abruzzesi in trasferta è di tutto rispetto con 20 punti conquistati (come la Casertana) in 13 gare giocate e nel girone di ritorno hanno conquistato 14 punti, tre in meno dei falchetti, ma ben sei punti in meno rispetto allo stesso periodo nel girone di andata. Altro dato statistico tra le due formazioni è che, la Casertana ha fatto meglio nel primo tempo, dove sarebbe prima con gli stessi punti, dove però il Teramo sarebbe secondo, mentre, nel secondo tempo ha fatto meglio, dove sarebbe primo con 43 punti, ma i falchetti nella seconda frazione di gioco sono stati quasi un disastro e sarebbero addirittura dodicesimi con appena 32 punti. La rosa di mister Vivarini è una delle più giovani del campionato, e proprio i giovani sono il punto di forza di questa squadra, molti di loro, oltre ad avere la verve e l’ entusiasmo delle giovani promesse sono anche dotati di buona tecnica. A porta troviamo un prodotto del vivaio del Parma, Gianluigi Otranto-Godano (classe ’91). A difesa troviamo Nebil Caidi (classe ’88), Stefano Scipioni (classe ’87) e Ivan Speranza (classe ’85). A centrocampo troviamo Salvatore Dario Arcuri (classe ’85), Alessandro Di Paolantonio (classe ’92) e Pierantonio Sassano (classe ’92). In attacco c’è Goncalves Oliveira Dimas (classe ’84) e Francesco Casolla (classe ’92).




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