Toni, la statuetta e quel boato del Palamaggiò che ha portato fortuna

Poco prima del derby campano di LegA Beko tra Caserta ed Avellino, lo speaker del Palamaggiò, ha invitato tutto il pubblico presente ad applaudire e tifare per il film del regista Paolo Sorrentino, “La Grande Bellezza”, candidato agli Oscar 2014 come miglior film straniero, dopo aver fatto incetta di premi e riconoscimenti a livello internazionale. Logico e conseguente il richiamo a Toni Servillo, casertano, non di nascita, ma nello spirito e nell’essere che tanto ha fatto affinchè questo film fosse il film che effettivamente è stato. Sorrentino-Servillo, oramai è un sodalizio affiatato e collaudato, dopo tutto. Dal Palamaggiò si è alzato un urlo, assieme ad un applauso scrosciante, quasi a far arrivare il calore di una città per molti addormentata (così come l’intera provincia) fino a Los Angeles, fino alla magica notte degli Academy Awards. E poi il momento fatidico: the winner is… e Toni Servillo è sul palco assieme al maestro Paolo Sorrentino, che tira in ballo Maradona come fonte d’ispirazione, che sorride, mentre mezza Caserta (e provincia), ma sì, mezza Campania sveglia fino a tarda notte urla ed esulta come ad un gol della Nazionale di calcio. Sul palco un altro pezzo di storia dello sport campano, tra l’altro, il produttore Nicola Giuliano, ex capitano della Partenope Rugby (di cui Sorrentino è notoriamente tifoso). Ma Caserta è lì, sul palco, e torna in mente il cartellone esposto ieri al Palamaggiò in cui si è letto: “La Notte degli Oscar: Caserta tifa Sorrentino e Servillo”. La statuetta è loro, e torna in italia dopo 15 anni. Oscar, un nome molto amato a Caserta, per meriti sportivi, cestitici e che in questi giorni fa tribolare il pubblico di fede bianconera per i problemi di salute di O Rey, la Mano Santa, ma che in questo caso fa gioire una terra intera per un risultato unico. Forza Toni, Forza Caserta… che bellezza! Che GRANDE BELLEZZA!