La Exton Aversa vince la battaglia di Potenza



Il presidente Di meo con i 'colleghi' lucani
Il presidente Di meo con i ‘colleghi’ lucani

Soffre, barcolla, ma non molla. È questa la Exton Volleyball Aversa che vince anche in casa del Parco Grancia Potenza 3-2 (22-25; 25-20; 20-25; 31-29; 12-15) la gara valida per la diciassettesima giornata del girone G del campionato di serie B2 maschile. Con questo successo si allunga l’imbattibilità della squadra del Presidente Di Meo che consegue la sedicesima vittoria sul altrettante gare giocate in campionato e tocca quota 44, a più 7 sulla seconda Lagonegro. Una ennesima dimostrazione di forza da parte della Exton Volleyball Aversa, capace di trionfare in casa di una ottima squadra come il Parco Grancia Potenza e di fare necessità virtù sopperendo alle assenze di atleti importanti, fuori per infortunio, ed affidandosi a chi è sceso in campo anche in condizioni fisiche non ottimali ed a chi, come sempre, ha dato tutto se stesso per conseguire una vittoria importante maturata in oltre due ore e mezza di gioco. Normanni in vantaggio 1-0 con Giacobelli che sigla il punto più importante mettendo la zampata sul 22-25. I padroni di casa lucani, però, non si fanno scoraggiare e ritrovano la strada nel secondo set, che termina 25-20, affidandosi, in primis, a Mastropasqua. Sull’1-1 la squadra di coach Nappa reagisce e sfrutta l’errore dell’opposto del Parco Grancia Potenza per il 2-1. Il terzo set è incredibile ed avvincente. La Exton Volleyball Aversa è sotto 23-17 ma trova la forza per portarsi sul 23-23 con una rimonta che porta le due squadre sul 24-24. Al Palazzetto di Potenza l’impianto elettrico fa le bizze e, dopo un parziale black-out che fa sospendere il match per alcuni minuti, le due squadre se la giocano ai vantaggi, con il Potenza che vince 31-29 e si porta sul due pari. Il tie-break è decisivo. La squadra del Presidente Di Meo c’è e non delude, riuscendo a tenere un importante distacco dagli avversari. A mettere fine al match è Carlo Rispoli che chiude i giochi ed affonda il colpo finale del 12-15. Dopo tanti successi, nel giorno in cui la Exton Volleyball Aversa ha voluto dare un significato importante al gioco della pallavolo indossando scarpe con lacci arcobaleno per sostenere la campagna nazionale contro l’omofobia, le parole rischiano di diventare banali. Ma la gioia in casa normanna è incontenibile: «E’ stata una partita vinta con tenacia – dice coach Ignazio Nappa – e grande forza di volontà. Una squadra che non finisce mai di stupire. Che gioca contro gli infortuni, le situazioni ambientali e contro squadre che vogliono fermare questa corsa inarrestabile.

Antonio Di Santi con i lacci arcobaleno
Antonio Di Santi con i lacci arcobaleno

Il Potenza ha provato a farlo con tutti i mezzi ma i ragazzi non si sono fatti condizionare ed hanno esibito una ottima prestazione. Si va avanti sempre con la consapevolezza che solo con la compattezza del gruppo si possono raggiungere obiettivi importanti». «Sono onorato di essere il Presidente di questa squadra – aggiunge Sergio Di Meo – che sicuramente porterà la città di Aversa a respirare di nuovo la serie A. Non ho davvero più parole per un gruppo fantastico che grazie alla compattezza riesce a sconfiggere anche la sfortuna che ci priva di giocatori importanti, come Scialò che domenica era in panchina. Un elogio va a Fabrizio Fasulo, autore di una ottima prestazione, ma anche a Mario Giacobelli, Gabriele Falanga e Giovanni Di Giorgio che in campo hanno stretto i denti per oltre due ore e mezza nonostante non godessero di condizioni fisiche ottimali. Naturalmente, come sempre, questa, l’ennesima, è la vittoria di noi tutti». Il massimo dirigente normanno, che dopo la gara di Potenza, si è trattenuto con il Presidente della squadra locale e quello del Lagonegro, ha anche parole importanti per gli avversari: «Auguro al Parco Grancia Potenza, che si è battuto benissimo, un prosieguo di campionato ottimo – conclude Di Meo – e faccio un plauso al pubblico lucano che ha gremito il palazzetto di gioco assistendo al match con grande correttezza e calore».




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