Vincenzo Scarpato, una nuova freccia nell’arco dell’Hermes Casagiove



Vincenzo Scarpato, all'epoca di Sora
Vincenzo Scarpato, all’epoca di Sora

Grazie al trionfo di misura sul Villa Literno, l’Hermes Casagiove ha rotto l’incantesimo con un febbraio nefasto. I tre punti, ottenuti nella prima gara giocata tra le mura amiche del “Comunale” di Vitulazio, hanno migliorato notevolmente la media giallorossa nel secondo mese dell’anno (prima di allora, erano stati racimolati solo due punti nelle precedenti tre sfide). Il black-out ha allontanato i casagiovesi dalla vetta, però c’è ancora tutto il tempo per risalire la china. Affinchè ciò avvenga, bisogna trarre il meglio dai prossimi impegni: a partire dalla trasferta di domenica pomeriggio alle 15 al “Comunale” di San Vitaliano.

I primi passi in giallorosso. Entrata di diritto nell’arco dell’allenatore Vincenzo Casaccio è la freccia spigolosa del calibro di Vincenzo Scarpato, attaccante nato il 12 maggio 1985 e residente a Frattamaggiore. Con due reti siglate nelle prime due presenze in maglia giallorossa, l’ex fantasista di Avellino, Giugliano, Pianura, Gladiator e Sora è contento del suo impatto positivo: “La mia avventura a Casagiove è iniziata piuttosto bene. Mi fa piacere aver contribuito alla causa con il goal partita contro il Villa Literno, mentre un po’ di rammarico c’è per la rete a Teano che non è servita a conquistare i tre punti. Anche se non è stata una grandissima prestazione contro i liternesi, serviva uscire dal trend negativo delle ultime tre partite. Ovviamente nel calcio i mali si curano con le vittorie. Sin dal mio arrivo, il gruppo mi ha accolto bene. Spero di ricambiare il trattamento, condividendo quante più soddisfazioni possibili”. Debuttante con la maglia giallorossa in un momento abbastanza particolare, egli esprime il suo pensiero: “Il gruppo è unito, ma trova qualche difficoltà ad esprimere il proprio calcio su un terreno di gioco diverso da quello in cui si allena abitualmente. Riguardo la classifica, io non la vedo nerissima poiché abbiamo perso il primato a causa di tre battute d’arresto (di cui la più dolorosa contro l’Ortese), ma sono dell’opinione che è ancora tutto aperto”.



Scarpato in maglia giallorossa, il primo in bassa da sinistra
Scarpato in maglia giallorossa, il primo in bassa da sinistra

Il richiamo del pallone. Cresciuto nelle scuole calcio locali del Club House Europa ed Oasis Frattamaggiore, Vincenzo entrò nel mirino dell’Empoli per le sue squisite doti tecniche ed ha svolto in Toscana la trafila dai Giovanissimi agli Allievi, prima di andare a farsi le ossa con la Primavera del Poggibonsi. Per lui è stato molto forte il richiamo del calcio, poiché non metteva piede su un campo di calcio da circa quattordici mesi: “Dopo l’operazione alla spalla eseguita l’anno scorso, non ero sicuro di ritornare a giocare, infatti non sapevo se fosse una sospensione momentanea oppure la fine della mia carriera. Fortunatamente, sono ritornato ma mi porto appresso gli strascichi dei problemi alla spalla ed infatti soffro ancora qualche acciacco. Per questo motivo il mister sta centellinando le mie presenze, affinchè poco alla volta riprenda la migliora forma. Il 9 dicembre 2012” – continua il funambolo frattese – “ho disputato l’ultima gara con la Turris Santa Croce (sconfitta per 0-1 contro il Vastogirardi), poi in seguito ad un doppio infortunio tra spalla e gomito, ho deciso di operarmi e questo mi ha tenuto lontano dal pallone per un anno e due mesi”.

L’emozione. Artefice del suo ritorno in campo è stato il fratello minore Giovanni, che ha sposato la causa giallorossa nello scorso mese di dicembre: “Inizialmente ho giocato qualche partita di calcetto. La passione per il calcio non è mai morta, così ho chiesto a Giovanni se c’era la possibilità di farmi allenare. Non sono partito con l’idea di firmare ma quando è giunta l’intesa con l’Hermes, sono stato contento di tesserarmi. Attualmente credo di arrivare a stento al 50% della mia condizione, poiché ho quasi un mese di allenamento. Mi auguro comunque di arrivare, in seguito ad un miglioramento graduale, al massimo della forma”. Dopo i sei mesi vissuti insieme a Pianura, questa è la seconda volta che i due fratelli Scarpato condividono la stessa esperienza, così Vincenzo conclude: “Tornare a giocare insieme a mio fratello è stato il primo desiderio. Anche se è arrivata la proposta di qualche altra squadra, ho preferito giocare con Giovanni, poiché credo che sia una bellissima emozione”.

DOMENICO VASTANTE

UFFICIO STAMPA F.C. HERMES CASAGIOVE


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