Aversa, serve una svolta per la risalita



Una formazione dell'Aversa
Una formazione dell’Aversa

Ora diventa difficile. Sì perché le prossime tre gare sono scontri diretti. L’Aversa Normanna al “San Vito” di Cosenza incappa nella terza sconfitta consecutiva dopo quelle con Messina (0-4) e Chieti (0-1) ed è ora a quattro punti dalla zona salvezza. Il prossimo match sarà contro il Tuttocuoio, anticipato a sabato alle 14,30, poi ci sarà il Poggibonsi fuori casa e quindi l’Arzanese tra le mura amiche. Per portarsi via dalla zona calda i granata devono puntare ai nove punti. “Le due gare interne devono essere vinte obbligatoriamente – fanno sapere i tifosi – altrimenti potremmo già dire addio alla Lega Pro unica”. Nelle ultime 9 partite infatti ci sarà da affrontare Vigor Lamezia, Casertana e Foggia, tre potenze di questo campionato che non regaleranno nulla. La prossima gara sarà decisiva anche per il tecnico Nello Di Costanzo. Se infatti la società guidata da Giovanni Spezzaferri ha deciso di continuare con l’allenatore ex Carrarese è semplicemente perché di fronte l’Aversa Normanna aveva la corazzata Cosenza nel giorno del centenario. Serviva l’impresa, che non è arrivata, e questo ha spinto i dirigenti a dare una nuova chance al coach dei normanni. Quest’ultimo però sa bene che contro il Tuttocuoio, davanti ai tifosi di casa, non sono concessi altri risultati che non siano una vittoria. A chiederlo i tifosi, la dirigenza e la città. Perdere questo treno della Lega Pro unica potrebbe essere un dramma per la città: significherebbe veder morire dopo anni di gloria il calcio ad Aversa.




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