Italia-Scozia femminile, la presentazione del match al ‘Garibaldi’



Gli intervenuti alla Conferenza stampa
Gli intervenuti alla Conferenza stampa

Si è svolta questa mattina alle ore 11 al Salone degli Specchi del Teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere la conferenza stampa di presentazione della partita del ‘Sei Nazioni’ femminile di rugby tra Italia e Scozia, valida per la terza giornata del prestigioso torneo ‘ovale’ continentale. La gara si svolgerà allo stadio ‘Francesco Casino’ di Santa Maria, all’ombra dell’Anfiteatro Campano, e rappresenta un evento sportivo di assoluto livello internazionale, anche in virtù del fatto che la Federazione Italiana Rugby abbia concesso l’onore e l’onere di organizzare l’evento al Rugby Clan, che tra l’altro dalla tradizione scozzese prende il proprio nome. A presiedere all’incontro con dirigenti e stampa locale c’erano il presidente del Clan Giuseppe Casino, il sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Maria Di Muro, il fiduciario del CONI Campania per la provincia di Caserta Michele De Simone, il consigliere della FIR ed espressione del Clan, Luigi Maio e il Maestro Filippo Cangiamila, vicedirettore della banda nazionale della Polizia Penitenziaria, che si occuperà dell’esecuzione degli inni nazionali di Italia e Scozia. Il presidente del team sammaritano, Casino, ha introdotto la discussione ringraziando le autorità e la federrugby per l’assegnazione di questa gara: “Per noi è motivo di vanto, in quanto solo 2 gare delle azzurre saranno disputate in Italia e dunque questa tappa per noi ha grande valore. Ci saranno delle attività sociali collaterali  alla manifestazione e ringraziamo quelli che ci sono stati vicino, dagli sponsor a chi ha messo a disposizione il proprio spazio come il ristorante Mama Mia dove si terrà il ‘terzo tempo’ del match”.

Il Sindaco Di Muro e Michele De Simone
Il Sindaco Di Muro e Michele De Simone

Il sindaco Di Muro, ha fatto i complimenti alla società gialloblù e ha affermato che: “Questa gara internazionale è un riconoscimento alla tenacia del dottor Casino e del Clan per il lavoro che svolgono ed i risultati che ottengono da anni sul territorio e tutto questo si tramuta in ottima pubblicità per Santa Maria”. Ha ribadito, con voce abbastanza sommessa: “Di aver fatto poco, ma poco fatto col cuore per questo sport che rappresenta quanto possibile fare in clima di spending review. E’ giusto complimentarmi con chi fa questo per passione”. Casino ha ripreso la parola dando i meriti alla grande famiglia, appunto ‘il clan’, che dai tecnici, agli atleti ed agli ex atleti hanno profuso impegno per Italia-Scozia. Proprio De Simone ha poi dato risalto a questo aspetto: “Gli eventi hanno dei costi e le famiglie sportive coi volontari annessi rendono possibile che lo sport vada avanti in questa provincia che altrimenti verrebbe fuori solo per cose negative e invece questo è il vero turismo che porta tanti benefici a questa terra difficile. La FIR ha voluto premiare il livello organizzativo del Clan e il primato di Santa Maria nel rugby campano, assieme a Benevento”.



 

Nota polemica da parte di Gino Maio, tra l’altro anche ex assessore allo sport della città del Foro: “Mi aspettavo dalla città una risposta diversa, data l’occasione e questa opportunità di visibilità l’abbiamo sprecata. Il tessuto vitale ed i commercianti che si sono disinteressati”. Di Muro, ammette: “La città è addormentata” ed è venuto naturale ai convenuti rispondere che: “Toccherà svegliarla”, prima o poi. De Simone, infine, ha invitato a vedere ‘il bicchiere mezzo pieno’, nonostante le difficoltà. In coda alla conferenza stampa ci sono stati i saluti dei rappresentanti della banda delle Fiamme Azzurre (presente anche l’ispettore Franco Napolitano).

Il consigliere FIR, Gino Maio
Il consigliere FIR, Gino Maio

 Da sottolineare, però, anche l’assenza dei vertici regionali e nazionali della FIR all’appuntamento, anche del settore femminile e dei rappresentanti di chi poi sarà in campo. il solo interessamento per effettuare i sopralluoghi e per le comunicazioni spesso ‘asettiche’ non basta a sponsorizzare questo sport e i suoi eventi più importanti al di là della cassa di risonanza mediatica che ha il rugby maschile nel periodo del Sei Nazioni, con l’adeguata copertura televisiva. Così come è da stigmatizzare il fatto che la città di Santa Maria Capua Vetere abbia perso una grande occasione di riscatto. Riscatto che non può essere solo concentrato sugli eventi del Natale, tra l’altro nemmeno esaltanti o su qualche occasione ludica per i più piccini. Bisognerebbe insistere su altro per non morire, ma questo i commercianti di quello che fu il cuore pulsante dell’economia di Terra di Lavoro, pare che non l’abbiano ancora capito. Intanto, bisogna fare il tifo per il Clan e per la Nazionale di Di Giandomenico.


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