Il sogno playoff inizia con Reggio, Juve all’attacco



Roberts a canestro, anche lui sotto esame (Foto Carozza)
Roberts a canestro, anche lui sotto esame (Foto Carozza)

«Nonostante una buona ripresa generale, abbiamo avuto un problema che ci ha condizionato per tutta questa settimana di avvicinamento ad una partita delicata come quella contro Reggio Emilia e cioè il forte attacco influenzale che ha colpito Andrea Michelori». Ha esordito cosi coach Lele Molin di ritorno davanti alle telecamere ed ai media per la classica conferenza stampa di presentazione. Una conferenza che anticipa di sole ventiquattro ore il ‘face to face’ dei bianconeri che a Pezza delle Noci ospiteranno la GrissinBon per un test delicato cosi come lo stesso timoniere mestrino ha avuto modo di affermare: «Quella che ci accingiamo ad affrontare sarà una partita delicata e difficile allo stesso tempo. Di fronte avremo una squadra che nonostante l’uscita dalla Coppa al secondo turno è tornata a casa dalla kermesse milanese a testa alta. Una squadra che ha avuto problemi di infortuni, ma che poteva e può contare su giocatori di tutto rispetto e che poche altre squadre possono avere. Si parte dagli esterni come White, come Bell o Kaukenas, senza contare che negli ultimi giorni hanno aggiunto anche Gigli che al momento prenderà il posto lasciato vuoto dall’infortunio di Brunner. Una squadra che in casa ha perso solo con Varese e che forse in trasferta può essere meno schiacciasassi, ma non per questo da sottovalutare nella maniera più assoluta, visto che ha qualcosa in più a noi».

Una sfida particolare che arriva in un momento in cui la Juve non gioca da quindici giorni e Reggio ha giocato, invece, tre partite in meno di cinque giorni…



«Potremmo definire questa sfida come una sorta di vaso alla cui apertura potremmo capire cosa potrà succedere per le tante variabili che può contenere. La prima in assoluto è quella di una squadra come la nostra che deve tornare a prendere il ritmo partita dopo essere stata ferma per due settimana. Dall’altra, inceve, un’altra che da questo punto di vista è più pronta per non essersi fermata mai. Di sicuro riuscire a trovare l’equilibrio giusto in campo sarà una chiave importante».

In corso d’opera il tentare di alzare i ritmi di gioco per sfruttare le energie profuse da Reggio negli ultimi giorni rispetto a Caserta, può essere un’altra chiave fondamentale?

«Credo che una volta scesi in campo ed aver superato il momento di ripresa del giusto  ritmo ed aver trovato il giusto approccio mentale e la giusta concentrazione, potrebbero anche subire la nostra maggiore energia. Ma allo stesso tempo e nello stesso modo, noi all’inizio potremmo subire la loro maggiore confidenza con il campo ed il ritmo partita. Come dicevo in precedenza sarà una partita con tante variabili da valutare strada facendo».

Cosa la preoccupa di più del gioco di Reggio Emilia?

«L’aggressività che mettono in difesa e che ci costringerà in fase offensiva ad avere molto più attenzione in tutto quello che abbiamo preparato in questa settimana. Dall’altra parte credo che gli americani e Kaukenas possano diventare per noi giocatori molto complicati. Con questo non ci fasciamo assolutamente la testa, scenderemo in campo con la stessa voglia di sempre e cioè quella di portare a casa il risultato».

Una vittoria anche per poter provare a guardare definitivamente avanti e quindi alla post season?

«Fino ad ora abbiamo dimostrato di essere in una sorta di limbo di questo campionato. Tutto dipenderà da quello che riusciremo a fare in casa a partire dalla partita di questa sera, e dalla prontezza mentale di sfruttare le occasioni che ci si presenteranno. La nostra ide resta quella di finire nel modo migliore la nostra annata senza lasciare nulla al caso».


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