Molin e la vittoria del cuore bianconero



Coach Molin (Foto Carozza)
Coach Molin (Foto Carozza)

«Abbiamo portato a casa una partita di fondamentale importanza per la nostra stagione». Questo il primo commento, questo la prima parte di analisi di coach Lele Molin seduto in conferenza stampa post partita contro la Vuelle. «Ho dovuto cambiare il piano partita – ha continuato il timoniere bianconero – in corso d’opera e specialmente dopo quanto visto nei primi venti minuti. Abbiamo cambiato la nostra difesa sul pick and roll dove nel primo tempo Pesaro ha preso grande vantaggio nelle proprie azioni offensive, ma soprattutto siamo dovuti andare in più di qualche occasione da Brooks per girare l’inerzia. Abbiamo mischiato un po’ le carte anche dal punto di vista dei lunghi e questo ci ha dato dei momenti buoni di Jeff da ala piccola, ma soprattutto in contemporanea dei momenti di grande fattura di Scott su ambo i lati del campo. Minuto dopo minuto, quindi, siamo cresciuti di intensità e aggressività e alla fine siamo stati in grado di portare a casa i due punti. Poi si possono fare degli errori, ma i numeri parlano chiaro».

Quale la cosa che le è piaciuta di più?



«Credo che quella più importante, non solo per me, ma per tutta la gente sugli spalti sia stato il senso di appartenenza e di coscienza dell’obiettivo che ci giocavamo che questa squadra ha dimostrato nel cambiare volto alla partita».

Senso che ha dimostrato anche Hannah, nonostante sia stato fischiato nel primo tempo…

«Ha avuto la bravura di non perdere la testa e di restare concentrato. Se dovessimo giudicare la sua prima parte di gara sarebbe da mandare via subito, se invece dovessimo giudicare la seconda allora gli dovremmo proporre l’allungamento del contratto. Speriamo di trovare il giusto equilibrio tra le due cose».

Considera questa vittoria una prova di carattere da parte dei suoi giocatori, viste le responsabilità per le assenze che alcuni si sono dovuti prendere?

«Assolutamente si. Abbiamo dovuto far fronte all’assenza di Vitali, ma soprattutto a quella di Roberts in corso d’opera per un problema al ginocchio. Quindi ho deciso di andare con Scott e Tommasini le cui prestazioni credo si commentino da sole per il valore che hanno avuto in questo successo». 


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